(nato a Baden presso Vienna nel 1929)
“Schoß mit Tuch” [Ventre con drappo], tratto da Occultamenti di Canova, firmato, datato A. Rainer 99 sul verso, inchiostro nero, gessetto nero, acrilico su stampa laser, 41 x 29,5 cm

Cornice in prestito

Esposto in mostra e riportato in catalogo con riproduz. a colori a pagina intera:
Canova/Rainer, Museo Correr, Venezia 2003, Edizioni Gabriela Mazzotta, 2003, p. 40

Provenienza:
Collezione privata, Italia
Occultamenti
Arnulf Rainer

Quando, dopo decenni, tornai a rivolgere la mia attenzione alla mia ossessione giovanile per Canova, all’improvviso mi sentii attratto dalle sue donne. Ma la stessa cosa successe anche al contrario. Le sue donne ammiccavano verso di me, sbattevano le ciglia, mi parlavano e mi mostravano gioiosamente i loro bei corpi. Conoscevano i miei lavori, soprattutto i disegni sulle opere di Caspar David Friedrich che avevo realizzato in anni recenti. Ci familiarizzammo sempre più. Cominciarono a sussurrare che volevano essere velate da me, nello stesso modo in cui avevo accordato i paesaggi di Friedrich con la musica delle mie foschie. Si lamentavano del freddo, e del sentirsi fin troppo esposte alla vista di tutti. Tutto ciò mi dissero con grazia, quando ogni tanto mi apparivano in nembi tinti di colori. Avessero potuto essere anche solo per metà coperte, avrebbero smesso di vergognarsi dinanzi ai loro tanti ammiratori, e di soffrire tanto il freddo nelle gelide sale dei musei. Cosa mai può esser peggio di dover restare in piedi, nude, per centocinquant’anni nel loro marmo lucidato? Desideravano ardentemente essere gentilmente coperte dalla mano del pittore, con matita e pennello. Volevamo vestirsi di colori trasparenti, come quelli che avevano spesso visti nelle mie opere. Per non risplender più nella luce abbacinante del mezzogiorno, bensì nella morbidezza del chiarore lunare.
Per queste ragioni mi erano venute a cercare, si erano fatte coraggio e avevano riposto in me la loro fiducia: confidando che non le avrei vestite in volgari abiti alla moda, bensì avvolte in cascate di colori che avrebbero conferito loro dignità e rango...
Dal catalogo di cui sopra.