Lotto No. 431


Renato Guttuso *


Renato Guttuso * - Arte moderna

(Bagheria/Palermo 1912–1987 Roma)
Natura morta con la scure / Grande natura morta con fiaschi e bricco, 1947, firmato e datato Guttuso ‘47, olio su tela, 131 x 97,3 cm, (AR)

Provenienza:
Studio d’Arte Palma, Roma (etichetta sul verso)
Galleria Giugger, Milano
G. A. Cavellini, Brescia Toninelli Arte Moderna, Milano-Roma
Collezione privata, Roma
Collezione privata europea

Esposizioni:
Roma, Studio d’Arte Palma, Renato Guttuso, ottobre 1947, catalogo della mostra, con riproduz. XIV
Hanover, The Hanover Gallery, Londra, Renato Guttuso – Catherine Yarrow, 1 giugno–1 luglio 1950, catalogo della mostra, n. 7;
Venezia, XXVI Esposizione Biennale Internazionale d’Arte – Venezia, 1952, proprietario: Achille Cavallini, (etichetta sul verso)
Ferrara, Palazzo dei Diamanti, Renato Guttuso: Immagini autobiografiche ed altre opere, 11 luglio–8 settembre 1968, catalogo della mostra, n. 85 con riproduz.;
Roma, Toninelli Arte Moderna, 10 Dipinti di Guttuso dal 1947 al 1967, 1–28 febbraio 1968, riprodotto nel catalogo della mostra.
Milano, Fondazione Mazzotta, Renato Guttuso, 27 gennaio–6 marzo 2005 , catalogo della mostra. pp. 76–77 con riproduz. (etichetta sul verso)
Mamiamo di Trastevolo, Parma, Fondazione Magnani Rocca, Guttuso. Passione e realtà, 11 settembre–8 dicembre 2010, catalogo della mostra. pp. 120–121 con riproduz. (etichetta sul verso)

Bibliografia:
“L’Unità”, Roma, 19 ottobre 1947, con riproduz.; “La Nuova Civiltà”, Catania, luglio–agosto 1949, con riproduz.
G. Ghiringhelli, Pittura moderna italiana, Orengo Turati, Torino 1949, pp. 84–85 con riproduz.
G. Marchiori, Guttuso, Edizioni Moneta, Milano 1952, p. 82 con riproduz.;
Enrico Crispolti, Catalogo ragionato generale dei dipinti di Renato Guttuso, Mondadori & associati, 1983, vol. I, p. 167 con riproduz. a colori, p. 171, no. 47/68 con riproduz.

L’immediato dopoguerra segna – in Italia ed in Europa – l’inizio di una ricerca affannosa e creativa che per diversi anni indaga molte nuove possibilità espressive. Milano, Torino, Roma e Venezia, offrono i luoghi nei quali queste tante “rivoluzioni” prendono forma. Per quei nuovi protagonisti il vate a cui guardare per uscire dalla propria chiusura provincialista era Pablo Picasso, e in particolare quello di Guernica che, secondo Giulio Carlo Argan, era “l'opera d'arte più terribilmente morale della storia”. Qui, contenuto e modalità d'espressione rappresentavano l'alternativa europea a quell'ansia di novità che era stata resa necessaria, a livello sociale, dai tanti sconvolgimenti degli anni precedenti.
“L'infatuazione Neocubista” era caratteristica di gran parte degli artisti: Guttuso, Leoncillo, Morlotti, Pizzinato, mentre il Realismo di Peverelli, Testori, Sassu e Zigaina gridava il bisogno di avere un solido legame tra arte e oggettività.
Seppure ci si mosse tra molti particolarismi, il bisogno opprimente di coalizzarsi in gruppi si esprimeva nel Fronte Nuovo delle Arti consacrato alla Biennale di Venezia del 1948. Qui la difficile convivenza di istanze tra loro eterogenee e talvolta incompatibili era all'ordine del giorno. Birolli, Guttuso, Leoncillo, Morlotti, Pizzinato oltre a Levi, Santomaso, Vedova e Viani ne furono i principali protagonisti.
“Natura morta con la scure”, del 1947, rappresenta un raro ed importante esempio dell’originale adesione di Guttuso al Fronte Nuovo delle Arti.
In questo dipinto di qualità museale, la scomposizione cubista di picassiana memoria prende forma in una rappresentazione dall’imponenza plastica mediata dalle cromie squillanti e mediterranee, vero e proprio fil rouge dell’intero corpus dell’artista siciliano.
Proposta nella personale allo Studio Palma di Roma, questa Natura morta risulta – come scrive Crispolti – “uno dei dipinti di più ampio e solenne, quasi stilizzato respiro della sua esperienza post cubista”.

Provenienza:
Studio d’Arte Palma, Roma (etichetta sul verso)
Galleria Giugger, Milano
G. A. Cavellini, Brescia Toninelli Arte Moderna, Milano-Roma
Collezione privata, Roma
Collezione privata europea

Esposizioni:
Roma, Studio d’Arte Palma, Renato Guttuso, ottobre 1947, catalogo della mostra, con riproduz. XIV
Hanover, The Hanover Gallery, Londra, Renato Guttuso – Catherine Yarrow, 1 giugno–1 luglio 1950, catalogo della mostra, n. 7;
Venezia, XXVI Esposizione Biennale Internazionale d’Arte – Venezia, 1952, proprietario: Achille Cavallini, (etichetta sul verso)
Ferrara, Palazzo dei Diamanti, Renato Guttuso: Immagini autobiografiche ed altre opere, 11 luglio–8 settembre 1968, catalogo della mostra, n. 85 con riproduz.;
Roma, Toninelli Arte Moderna, 10 Dipinti di Guttuso dal 1947 al 1967, 1–28 febbraio 1968, riprodotto nel catalogo della mostra.
Milano, Fondazione Mazzotta, Renato Guttuso, 27 gennaio–6 marzo 2005 , catalogo della mostra. pp. 76–77 con riproduz. (etichetta sul verso)
Mamiamo di Trastevolo, Parma, Fondazione Magnani Rocca, Guttuso. Passione e realtà, 11 settembre–8 dicembre 2010, catalogo della mostra. pp. 120–121 con riproduz. (etichetta sul verso)

Bibliografia:
“L’Unità”, Roma, 19 ottobre 1947, con riproduz.; “La Nuova Civiltà”, Catania, luglio–agosto 1949, con riproduz.
G. Ghiringhelli, Pittura moderna italiana, Orengo Turati, Torino 1949, pp. 84–85 con riproduz.
G. Marchiori, Guttuso, Edizioni Moneta, Milano 1952, p. 82 con riproduz.;
Enrico Crispolti, Catalogo ragionato generale dei dipinti di Renato Guttuso, Mondadori & associati, 1983, vol. I, p. 167 con riproduz. a colori, p. 171, no. 47/68 con riproduz.

L’immediato dopoguerra segna – in Italia ed in Europa – l’inizio di una ricerca affannosa e creativa che per diversi anni indaga molte nuove possibilità espressive. Milano, Torino, Roma e Venezia, offrono i luoghi nei quali queste tante “rivoluzioni” prendono forma. Per quei nuovi protagonisti il vate a cui guardare per uscire dalla propria chiusura provincialista era Pablo Picasso, e in particolare quello di Guernica che, secondo Giulio Carlo Argan, era “l'opera d'arte più terribilmente morale della storia”. Qui, contenuto e modalità d'espressione rappresentavano l'alternativa europea a quell'ansia di novità che era stata resa necessaria, a livello sociale, dai tanti sconvolgimenti degli anni precedenti.
“L'infatuazione Neocubista” era caratteristica di gran parte degli artisti: Guttuso, Leoncillo, Morlotti, Pizzinato, mentre il Realismo di Peverelli, Testori, Sassu e Zigaina gridava il bisogno di avere un solido legame tra arte e oggettività.
Seppure ci si mosse tra molti particolarismi, il bisogno opprimente di coalizzarsi in gruppi si esprimeva nel Fronte Nuovo delle Arti consacrato alla Biennale di Venezia del 1948. Qui la difficile convivenza di istanze tra loro eterogenee e talvolta incompatibili era all'ordine del giorno. Birolli, Guttuso, Leoncillo, Morlotti, Pizzinato oltre a Levi, Santomaso, Vedova e Viani ne furono i principali protagonisti.
“Natura morta con la scure”, del 1948, rappresenta un raro ed importante esempio dell’originale adesione di Guttuso al Fronte Nuovo delle Arti.
In questo dipinto di qualità museale, la scomposizione cubista di picassiana memoria prende forma in una rappresentazione dall’imponenza plastica mediata dalle cromie squillanti e mediterranee, vero e proprio fil rouge dell’intero corpus dell’artista siciliano.
Proposta nella personale allo Studio Palma di Roma, questa Natura morta risulta – come scrive Crispolti – “uno dei dipinti di più ampio e solenne, quasi stilizzato respiro della sua esperienza post cubista”.

31.05.2016 - 19:00

Prezzo realizzato: **
EUR 125.000,-
Stima:
EUR 65.000,- a EUR 85.000,-

Renato Guttuso *


(Bagheria/Palermo 1912–1987 Roma)
Natura morta con la scure / Grande natura morta con fiaschi e bricco, 1947, firmato e datato Guttuso ‘47, olio su tela, 131 x 97,3 cm, (AR)

Provenienza:
Studio d’Arte Palma, Roma (etichetta sul verso)
Galleria Giugger, Milano
G. A. Cavellini, Brescia Toninelli Arte Moderna, Milano-Roma
Collezione privata, Roma
Collezione privata europea

Esposizioni:
Roma, Studio d’Arte Palma, Renato Guttuso, ottobre 1947, catalogo della mostra, con riproduz. XIV
Hanover, The Hanover Gallery, Londra, Renato Guttuso – Catherine Yarrow, 1 giugno–1 luglio 1950, catalogo della mostra, n. 7;
Venezia, XXVI Esposizione Biennale Internazionale d’Arte – Venezia, 1952, proprietario: Achille Cavallini, (etichetta sul verso)
Ferrara, Palazzo dei Diamanti, Renato Guttuso: Immagini autobiografiche ed altre opere, 11 luglio–8 settembre 1968, catalogo della mostra, n. 85 con riproduz.;
Roma, Toninelli Arte Moderna, 10 Dipinti di Guttuso dal 1947 al 1967, 1–28 febbraio 1968, riprodotto nel catalogo della mostra.
Milano, Fondazione Mazzotta, Renato Guttuso, 27 gennaio–6 marzo 2005 , catalogo della mostra. pp. 76–77 con riproduz. (etichetta sul verso)
Mamiamo di Trastevolo, Parma, Fondazione Magnani Rocca, Guttuso. Passione e realtà, 11 settembre–8 dicembre 2010, catalogo della mostra. pp. 120–121 con riproduz. (etichetta sul verso)

Bibliografia:
“L’Unità”, Roma, 19 ottobre 1947, con riproduz.; “La Nuova Civiltà”, Catania, luglio–agosto 1949, con riproduz.
G. Ghiringhelli, Pittura moderna italiana, Orengo Turati, Torino 1949, pp. 84–85 con riproduz.
G. Marchiori, Guttuso, Edizioni Moneta, Milano 1952, p. 82 con riproduz.;
Enrico Crispolti, Catalogo ragionato generale dei dipinti di Renato Guttuso, Mondadori & associati, 1983, vol. I, p. 167 con riproduz. a colori, p. 171, no. 47/68 con riproduz.

L’immediato dopoguerra segna – in Italia ed in Europa – l’inizio di una ricerca affannosa e creativa che per diversi anni indaga molte nuove possibilità espressive. Milano, Torino, Roma e Venezia, offrono i luoghi nei quali queste tante “rivoluzioni” prendono forma. Per quei nuovi protagonisti il vate a cui guardare per uscire dalla propria chiusura provincialista era Pablo Picasso, e in particolare quello di Guernica che, secondo Giulio Carlo Argan, era “l'opera d'arte più terribilmente morale della storia”. Qui, contenuto e modalità d'espressione rappresentavano l'alternativa europea a quell'ansia di novità che era stata resa necessaria, a livello sociale, dai tanti sconvolgimenti degli anni precedenti.
“L'infatuazione Neocubista” era caratteristica di gran parte degli artisti: Guttuso, Leoncillo, Morlotti, Pizzinato, mentre il Realismo di Peverelli, Testori, Sassu e Zigaina gridava il bisogno di avere un solido legame tra arte e oggettività.
Seppure ci si mosse tra molti particolarismi, il bisogno opprimente di coalizzarsi in gruppi si esprimeva nel Fronte Nuovo delle Arti consacrato alla Biennale di Venezia del 1948. Qui la difficile convivenza di istanze tra loro eterogenee e talvolta incompatibili era all'ordine del giorno. Birolli, Guttuso, Leoncillo, Morlotti, Pizzinato oltre a Levi, Santomaso, Vedova e Viani ne furono i principali protagonisti.
“Natura morta con la scure”, del 1947, rappresenta un raro ed importante esempio dell’originale adesione di Guttuso al Fronte Nuovo delle Arti.
In questo dipinto di qualità museale, la scomposizione cubista di picassiana memoria prende forma in una rappresentazione dall’imponenza plastica mediata dalle cromie squillanti e mediterranee, vero e proprio fil rouge dell’intero corpus dell’artista siciliano.
Proposta nella personale allo Studio Palma di Roma, questa Natura morta risulta – come scrive Crispolti – “uno dei dipinti di più ampio e solenne, quasi stilizzato respiro della sua esperienza post cubista”.

Provenienza:
Studio d’Arte Palma, Roma (etichetta sul verso)
Galleria Giugger, Milano
G. A. Cavellini, Brescia Toninelli Arte Moderna, Milano-Roma
Collezione privata, Roma
Collezione privata europea

Esposizioni:
Roma, Studio d’Arte Palma, Renato Guttuso, ottobre 1947, catalogo della mostra, con riproduz. XIV
Hanover, The Hanover Gallery, Londra, Renato Guttuso – Catherine Yarrow, 1 giugno–1 luglio 1950, catalogo della mostra, n. 7;
Venezia, XXVI Esposizione Biennale Internazionale d’Arte – Venezia, 1952, proprietario: Achille Cavallini, (etichetta sul verso)
Ferrara, Palazzo dei Diamanti, Renato Guttuso: Immagini autobiografiche ed altre opere, 11 luglio–8 settembre 1968, catalogo della mostra, n. 85 con riproduz.;
Roma, Toninelli Arte Moderna, 10 Dipinti di Guttuso dal 1947 al 1967, 1–28 febbraio 1968, riprodotto nel catalogo della mostra.
Milano, Fondazione Mazzotta, Renato Guttuso, 27 gennaio–6 marzo 2005 , catalogo della mostra. pp. 76–77 con riproduz. (etichetta sul verso)
Mamiamo di Trastevolo, Parma, Fondazione Magnani Rocca, Guttuso. Passione e realtà, 11 settembre–8 dicembre 2010, catalogo della mostra. pp. 120–121 con riproduz. (etichetta sul verso)

Bibliografia:
“L’Unità”, Roma, 19 ottobre 1947, con riproduz.; “La Nuova Civiltà”, Catania, luglio–agosto 1949, con riproduz.
G. Ghiringhelli, Pittura moderna italiana, Orengo Turati, Torino 1949, pp. 84–85 con riproduz.
G. Marchiori, Guttuso, Edizioni Moneta, Milano 1952, p. 82 con riproduz.;
Enrico Crispolti, Catalogo ragionato generale dei dipinti di Renato Guttuso, Mondadori & associati, 1983, vol. I, p. 167 con riproduz. a colori, p. 171, no. 47/68 con riproduz.

L’immediato dopoguerra segna – in Italia ed in Europa – l’inizio di una ricerca affannosa e creativa che per diversi anni indaga molte nuove possibilità espressive. Milano, Torino, Roma e Venezia, offrono i luoghi nei quali queste tante “rivoluzioni” prendono forma. Per quei nuovi protagonisti il vate a cui guardare per uscire dalla propria chiusura provincialista era Pablo Picasso, e in particolare quello di Guernica che, secondo Giulio Carlo Argan, era “l'opera d'arte più terribilmente morale della storia”. Qui, contenuto e modalità d'espressione rappresentavano l'alternativa europea a quell'ansia di novità che era stata resa necessaria, a livello sociale, dai tanti sconvolgimenti degli anni precedenti.
“L'infatuazione Neocubista” era caratteristica di gran parte degli artisti: Guttuso, Leoncillo, Morlotti, Pizzinato, mentre il Realismo di Peverelli, Testori, Sassu e Zigaina gridava il bisogno di avere un solido legame tra arte e oggettività.
Seppure ci si mosse tra molti particolarismi, il bisogno opprimente di coalizzarsi in gruppi si esprimeva nel Fronte Nuovo delle Arti consacrato alla Biennale di Venezia del 1948. Qui la difficile convivenza di istanze tra loro eterogenee e talvolta incompatibili era all'ordine del giorno. Birolli, Guttuso, Leoncillo, Morlotti, Pizzinato oltre a Levi, Santomaso, Vedova e Viani ne furono i principali protagonisti.
“Natura morta con la scure”, del 1948, rappresenta un raro ed importante esempio dell’originale adesione di Guttuso al Fronte Nuovo delle Arti.
In questo dipinto di qualità museale, la scomposizione cubista di picassiana memoria prende forma in una rappresentazione dall’imponenza plastica mediata dalle cromie squillanti e mediterranee, vero e proprio fil rouge dell’intero corpus dell’artista siciliano.
Proposta nella personale allo Studio Palma di Roma, questa Natura morta risulta – come scrive Crispolti – “uno dei dipinti di più ampio e solenne, quasi stilizzato respiro della sua esperienza post cubista”.


Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at

+43 1 515 60 200
Asta: Arte moderna
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 31.05.2016 - 19:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 21.05. - 31.05.2016


** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA

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