Lotto No. 401


Rudolf Bauer *


(Lindenwald 1889–1953 Deal/New Jersey)
Due sfere purpuree – Das Geistreich, 1938, firmato R. Bauer; firmato Rudolf Bauer sul verso con il timbro: Das Geistreich, R. Bauer. An der Heerstraße 78. Charlottenburg-Westend, olio su tela, 100,5 x 145 cm, con cornice, (AR)

Si ringrazia la Weinstein Gallery, San Francisco, per la conferma della registrazione della presente opera presso il Rudolf Bauer Archive.

Provenienza:
The Solomon R. Guggenheim Museum, New York (etichetta sul verso)
Hutton – Hutschnecker Galleries, New York
Sotheby’s, New York, 12 maggio 1994, lotto n. 305
Galleria Silvano Lodi Jr, Milano
Collezione privata europea

Esposizioni:
New York, The Solomon Guggenheim Foundation, Fifth Catalogue of the Collection of Non-Objective Paintings, 1939, n. 209, p. 116, n. 9 con riproduz.
New York, Hutton Galleries, Rudolf Bauer, 1970, n. 58;
Milano, Galleria Silvano Lodi Jr, Arte Astratta in Europa tra le due guerre, 1992, pp. 12–13 con riproduz. (etichetta sul verso)

“Anche se la verità venisse schiacciata a terra, essa tornerebbe a sollevarsi di nuovo, e la mia mente è giunta alla conclusione che i molti anni di silenzio debbono venire interrotti. Il mondo dovrebbe e deve conoscere la verità sulla vita di mio marito, le sue speranze, le sue fatiche, la sua onestà e l’amaro tradimento. Rudolf Bauer, artista di grande levatura spirituale, scrittore visionario, maestro del pensiero, Rudolf Bauer!”
(Louise Bauer, 1954)

Nato nel 1889 a Lindenwald, in Germania, Rudolf Bauer studiò brevemente all’Accademia di Belle Arti di Berlino, ma abbandonò presto l’istruzione artistica accademica per plasmare in modo indipendente il proprio sentiero. Nel corso dei cinque anni successivi, Bauer sperimentò con l’Impressionismo e con le caricature satiriche. Nel 1911 passò al Cubismo. A seguito di un breve coinvolgimento con l’Espressionismo, Bauer adottò quello stile non oggettivo che sarebbe diventato parte della sua arte, della sua scrittura, delle idee che contribuì a sostenere e delle sue pratiche collezionistiche per il resto della sua vita. Si stabilì presso la famosa Galerie Der Sturm di Herwarth Walden a Berlino, insieme ai colleghi e luminari Paul Klee, Franz Marc e Vasilij Kandinskij. Nell’autunno del 1916 incontrò Hilla Rebay, con la quale cominciò una relazione lunga e complessa. Verso la fine degli anni Venti, divenne uno dei principali artefici delle acquisizioni effettuate per la collezione di Solomon R. Guggenheim.

Nel 1930 Bauer fondò Das Geistreich, un museo dedicato principalmente alle proprie opere non oggettive e a quelle di Vasilij Kandinskij. Questo museo ebbe un’influenza enorme su Hilla Rebay, che cominciò a preparare il Museo di Pittura Non Oggettiva per la collezione Guggenheim, e Bauer venne riconosciuto da Solomon R. Guggenheim come l’artista non oggettivo principale, diventando la colonna portante della collezione originale del museo durante gli anni Venti, Trenta e Quaranta.

Das Geistreich fu chiuso nel 1939 dai nazisti, che la individuarono come istituzione dedicata ad arte “degenerata”, e Bauer venne incarcerato in una prigione della Gestapo per diversi mesi.
Qualche mese prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Bauer decise di lasciare la madrepatria e trasferirsi negli Stati Uniti, da dove, tramite Hilla Rebay, riuscì ad ottenere l’appoggio di Guggenheim alla propria emigrazione a New York entro il 1939. Nel 1949, a seguito della morte di Solomon Guggenheim, la situazione cambiò radicalmente per Hilla Rebay. Nel giro di un paio d’anni dalla sua scomparsa, gli amministratori fiduciari abbandonarono la visione originale che Guggenheim aveva per la propria collezione. A Hilla Rebay venne chiesto di dimettersi dal ruolo di curatrice, e tutta la collezione Guggenheim di arte non oggettiva fu relegata in archivio. Nel 1953 Rudolf Bauer morì di cancro ai polmoni. Il nuovo museo, rinominato Museo Solomon R. Guggenheim, aprì i battenti nel 1959 senza un solo quadro di Bauer alle pareti.

Le opere di Bauer rimasero essenzialmente celate allo sguardo del pubblico per i due decenni successivi. Verso la fine degli anni Sessanta del Novecento, personali delle sue opere furono organizzate presso la Galerie Gmurzynska a Colonia (1969 e 1971), la Galerie Withofs a Bruxelles (1970), la Annely Juda Gallery di Londra (1970), lo Staedtisches Museum di Wiesbaden (1970), e il Museum Moderner Kunst di Vienna (1985). L’influenza che Bauer ebbe sulla formazione del museo e della collezione Guggenheim furono riconosciute nell’esposizione e nel catalogo Art of Tomorrow: Hilla Rebay and Solomon R. Guggenheim [L’arte di domani: Hilla Rebay e Solomon R. Guggenheim], che si tenne presso il Museo Solomon R. Guggenheim di New York nel 2005, nonché nella pubblicazione The Museum of Non-Objective Painting: Hilla Rebay and the Origins of the Solomon R. Guggenheim Museum [Il Museo della Pittura Non Oggettiva: Hilla Rebay e le origini del Museo Solomon R. Guggenheim], del 2009.

L’opera che il Dorotheum ha il piacere di offrire è un meraviglioso esempio di quella serie di composizioni degli anni Trenta, caratterizzate da quello stesso silenzioso equilibrio e da quell’estetica pura, geometrica, che possono venire ritrovati nel famoso dipinto Invention (Composition 31) (1933) presente nella Collezione Guggenheim.

31.05.2016 - 19:00

Prezzo realizzato: **
EUR 295.800,-
Stima:
EUR 150.000,- a EUR 200.000,-

Rudolf Bauer *


(Lindenwald 1889–1953 Deal/New Jersey)
Due sfere purpuree – Das Geistreich, 1938, firmato R. Bauer; firmato Rudolf Bauer sul verso con il timbro: Das Geistreich, R. Bauer. An der Heerstraße 78. Charlottenburg-Westend, olio su tela, 100,5 x 145 cm, con cornice, (AR)

Si ringrazia la Weinstein Gallery, San Francisco, per la conferma della registrazione della presente opera presso il Rudolf Bauer Archive.

Provenienza:
The Solomon R. Guggenheim Museum, New York (etichetta sul verso)
Hutton – Hutschnecker Galleries, New York
Sotheby’s, New York, 12 maggio 1994, lotto n. 305
Galleria Silvano Lodi Jr, Milano
Collezione privata europea

Esposizioni:
New York, The Solomon Guggenheim Foundation, Fifth Catalogue of the Collection of Non-Objective Paintings, 1939, n. 209, p. 116, n. 9 con riproduz.
New York, Hutton Galleries, Rudolf Bauer, 1970, n. 58;
Milano, Galleria Silvano Lodi Jr, Arte Astratta in Europa tra le due guerre, 1992, pp. 12–13 con riproduz. (etichetta sul verso)

“Anche se la verità venisse schiacciata a terra, essa tornerebbe a sollevarsi di nuovo, e la mia mente è giunta alla conclusione che i molti anni di silenzio debbono venire interrotti. Il mondo dovrebbe e deve conoscere la verità sulla vita di mio marito, le sue speranze, le sue fatiche, la sua onestà e l’amaro tradimento. Rudolf Bauer, artista di grande levatura spirituale, scrittore visionario, maestro del pensiero, Rudolf Bauer!”
(Louise Bauer, 1954)

Nato nel 1889 a Lindenwald, in Germania, Rudolf Bauer studiò brevemente all’Accademia di Belle Arti di Berlino, ma abbandonò presto l’istruzione artistica accademica per plasmare in modo indipendente il proprio sentiero. Nel corso dei cinque anni successivi, Bauer sperimentò con l’Impressionismo e con le caricature satiriche. Nel 1911 passò al Cubismo. A seguito di un breve coinvolgimento con l’Espressionismo, Bauer adottò quello stile non oggettivo che sarebbe diventato parte della sua arte, della sua scrittura, delle idee che contribuì a sostenere e delle sue pratiche collezionistiche per il resto della sua vita. Si stabilì presso la famosa Galerie Der Sturm di Herwarth Walden a Berlino, insieme ai colleghi e luminari Paul Klee, Franz Marc e Vasilij Kandinskij. Nell’autunno del 1916 incontrò Hilla Rebay, con la quale cominciò una relazione lunga e complessa. Verso la fine degli anni Venti, divenne uno dei principali artefici delle acquisizioni effettuate per la collezione di Solomon R. Guggenheim.

Nel 1930 Bauer fondò Das Geistreich, un museo dedicato principalmente alle proprie opere non oggettive e a quelle di Vasilij Kandinskij. Questo museo ebbe un’influenza enorme su Hilla Rebay, che cominciò a preparare il Museo di Pittura Non Oggettiva per la collezione Guggenheim, e Bauer venne riconosciuto da Solomon R. Guggenheim come l’artista non oggettivo principale, diventando la colonna portante della collezione originale del museo durante gli anni Venti, Trenta e Quaranta.

Das Geistreich fu chiuso nel 1939 dai nazisti, che la individuarono come istituzione dedicata ad arte “degenerata”, e Bauer venne incarcerato in una prigione della Gestapo per diversi mesi.
Qualche mese prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Bauer decise di lasciare la madrepatria e trasferirsi negli Stati Uniti, da dove, tramite Hilla Rebay, riuscì ad ottenere l’appoggio di Guggenheim alla propria emigrazione a New York entro il 1939. Nel 1949, a seguito della morte di Solomon Guggenheim, la situazione cambiò radicalmente per Hilla Rebay. Nel giro di un paio d’anni dalla sua scomparsa, gli amministratori fiduciari abbandonarono la visione originale che Guggenheim aveva per la propria collezione. A Hilla Rebay venne chiesto di dimettersi dal ruolo di curatrice, e tutta la collezione Guggenheim di arte non oggettiva fu relegata in archivio. Nel 1953 Rudolf Bauer morì di cancro ai polmoni. Il nuovo museo, rinominato Museo Solomon R. Guggenheim, aprì i battenti nel 1959 senza un solo quadro di Bauer alle pareti.

Le opere di Bauer rimasero essenzialmente celate allo sguardo del pubblico per i due decenni successivi. Verso la fine degli anni Sessanta del Novecento, personali delle sue opere furono organizzate presso la Galerie Gmurzynska a Colonia (1969 e 1971), la Galerie Withofs a Bruxelles (1970), la Annely Juda Gallery di Londra (1970), lo Staedtisches Museum di Wiesbaden (1970), e il Museum Moderner Kunst di Vienna (1985). L’influenza che Bauer ebbe sulla formazione del museo e della collezione Guggenheim furono riconosciute nell’esposizione e nel catalogo Art of Tomorrow: Hilla Rebay and Solomon R. Guggenheim [L’arte di domani: Hilla Rebay e Solomon R. Guggenheim], che si tenne presso il Museo Solomon R. Guggenheim di New York nel 2005, nonché nella pubblicazione The Museum of Non-Objective Painting: Hilla Rebay and the Origins of the Solomon R. Guggenheim Museum [Il Museo della Pittura Non Oggettiva: Hilla Rebay e le origini del Museo Solomon R. Guggenheim], del 2009.

L’opera che il Dorotheum ha il piacere di offrire è un meraviglioso esempio di quella serie di composizioni degli anni Trenta, caratterizzate da quello stesso silenzioso equilibrio e da quell’estetica pura, geometrica, che possono venire ritrovati nel famoso dipinto Invention (Composition 31) (1933) presente nella Collezione Guggenheim.


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kundendienst@dorotheum.at

+43 1 515 60 200
Asta: Arte moderna
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 31.05.2016 - 19:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 21.05. - 31.05.2016


** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA

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