(Homs/Libia 1934–1998 Roma)
Tutte stelle, 1967, firmato sul verso: Tutte stelle Mario Schifano 67, smalto su tela, in plexiglas in rilievo, 131 x 101 cm, (MCC)

Certificazione fotografica:
Fondazione Mario Schifano, Roma, 30 giugno 1999, n. d’archivio 67/2

Provenienza:
Contessa Giuliana Donà delle Rose-Romani Adami, Roma Farsetti, Prato, Asta 29/5/1999, n. cat. 241
Collezione privata, Italia

Bibliografia:
Multistudio Università di Genova, Mario Schifano – Opere su tela 1956–1982, 2007, vol. I, p. 99, n. 67/2 con riproduz.

Contemporaneamente all’esperienza cinematografica, o poco prima, l’attenzione di Schifano si era rivolta anche ad altre pratiche extrapittoriche, come gli spettacoli nei vari Piper d’Italia del complesso pop “Le Stelle di Mario Schifano” (…), un modo giocoso, ironico, divertente, coerente, “facile” forse, per tentare di sfuggire alle seduzione, sempre fortissima, della pittura.
Analizzando le prove cinematografiche di autori provenienti da altre discipline, Alberto Moravia scrive sulle pagine de L’Espresso (14 gennaio 1968): “Intitolato un po’ alla maniera liberty, “I sogni e le stelle”, lo spettacolo di Schifano è un buon esempio di quanto abbiamo cercato di dire (…), mentre la musica del complesso “Le stelle” si propagava nell’immensa affollatissima sala, con effetti imponenti di dilatazione e amplificazione di specie stroboscopica rafforzati da luci accecanti, sulla parete di fondo, senza tener conto delle rientranze e sporgenze della parete stessa, venivano proiettati un film di Schifano basato sulla scomposizione, iterazione e moltiplicazione ossessive della stessa figura, nonché scene della guerra del Vietnam, brani di vecchi western, sequenze di documentari e altri materiali di repertorio…”.

Il ciclo tematico delle stelle è il tema della personale di Mario Schifano allo Studio Marconi di Milano (“Tuttestelle”, 1967). Le sagome dipinte a spruzzo, ricordano immagini sui muri, tracciate nottetempo col sistema delle mascherine preformate, i cieli di stelle sono gli stessi cieli dei precedenti lavori dal titolo “Oasi”, i quali a loro volta, mutuavano tali stelle dalla “associazione e proiezione dei ricordi”, dalle scatole dei cioccolatini.