Carla Accardi *
(Trapani 1924–2014 Roma)
Biancobianco, 1966, firmato Accardi 1966; firmato, intitolato e datato sul telaio Accardi 467 bis 1966, vernice su sicofoil e tela, 90 x 115 cm, in contenitore di plexiglas, (AR)
Certificazione fotografica:
Galleria Fumagalli, Bergamo, Roma 1999, con firma dell’artista
Provenienza:
Galleria d’arte Santo Ficara, Firenze
Finarte Roma, 2 aprile 1996
Sotheby’s Milano, 2 dicembre 1997
Galleria Fumagalli, Bergamo
Collezione privata europea
Bibliografia:
Germano Celant, Carla Accardi, Charta, Milano 1999, pp. 306–307, n. 1966 25 con riproduz.
“Uso la plastica come cosa di luce, mescolanza, fluidità con l’ambiente intorno: forse per togliere al quadro il suo valore di totem.”
(Carla Accardi)
Nell’uso del sicofoil, Accardi trovò ciò che Fontana proclamava nel suo taglio: un materiale che garantisce la trasparenza e rifiuta quindi la visione frontale come unica possibile. Lavorando con tale materiale, [...] la sua pittura divenne scultura, ed ella studiò la relazione con l’ambiente circostante. [...] Per cui vi è una relazione ideale e tangibile tra il colore e la trasparenza di Accardi e quella del davanti ed oltre di Fontana. Entrambi ebbero il compito, o forse il destino, di superare una soglia, entrare in una tenda trasparente o una stanza oscura, per scoprire che la pittura era cambiata per sempre.
(Luca Beatrice, Accardi and Fontana in the Fifties and Sixties, in “Infinite Space. Carla Accardi and Lucio Fontana”, catalogo della mostra presso la Sperone Westwater, New York, 2006)
“L’Arte è una cosa che nasce da una passione, che deve restare personale, che uno fa propria nel silenzio”
(Carla Accardi)
01.06.2016 - 19:00
- Prezzo realizzato: **
-
EUR 234.800,-
- Stima:
-
EUR 100.000,- a EUR 150.000,-
Carla Accardi *
(Trapani 1924–2014 Roma)
Biancobianco, 1966, firmato Accardi 1966; firmato, intitolato e datato sul telaio Accardi 467 bis 1966, vernice su sicofoil e tela, 90 x 115 cm, in contenitore di plexiglas, (AR)
Certificazione fotografica:
Galleria Fumagalli, Bergamo, Roma 1999, con firma dell’artista
Provenienza:
Galleria d’arte Santo Ficara, Firenze
Finarte Roma, 2 aprile 1996
Sotheby’s Milano, 2 dicembre 1997
Galleria Fumagalli, Bergamo
Collezione privata europea
Bibliografia:
Germano Celant, Carla Accardi, Charta, Milano 1999, pp. 306–307, n. 1966 25 con riproduz.
“Uso la plastica come cosa di luce, mescolanza, fluidità con l’ambiente intorno: forse per togliere al quadro il suo valore di totem.”
(Carla Accardi)
Nell’uso del sicofoil, Accardi trovò ciò che Fontana proclamava nel suo taglio: un materiale che garantisce la trasparenza e rifiuta quindi la visione frontale come unica possibile. Lavorando con tale materiale, [...] la sua pittura divenne scultura, ed ella studiò la relazione con l’ambiente circostante. [...] Per cui vi è una relazione ideale e tangibile tra il colore e la trasparenza di Accardi e quella del davanti ed oltre di Fontana. Entrambi ebbero il compito, o forse il destino, di superare una soglia, entrare in una tenda trasparente o una stanza oscura, per scoprire che la pittura era cambiata per sempre.
(Luca Beatrice, Accardi and Fontana in the Fifties and Sixties, in “Infinite Space. Carla Accardi and Lucio Fontana”, catalogo della mostra presso la Sperone Westwater, New York, 2006)
“L’Arte è una cosa che nasce da una passione, che deve restare personale, che uno fa propria nel silenzio”
(Carla Accardi)
Hotline dell'acquirente
lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at +43 1 515 60 200 |
Asta: | Arte contemporanea |
Tipo d'asta: | Asta in sala |
Data: | 01.06.2016 - 19:00 |
Luogo dell'asta: | Vienna | Palais Dorotheum |
Esposizione: | 21.05. - 01.06.2016 |
** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA
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