Lotto No. 995


Edgardo Mannucci *


(Fabriano 1904–1986 Arcevia)
Rilievo, ca. 1965–1966, maquette per la decorazione parietale della sala da ballo del transatlantico Raffaello, lastra di bronzo saldata e fili con pietre di vetro, 22 x 120 cm, (MCC)

Provenienza:
Eredi dell’artista (con certificazione fotografica)

Esposizioni:
Fabriano, Mannucci, Chiostro del Buon Gesù, 1982;
Roma, Mannucci: Sculture 1950 – 1980, Galleria Anna D’Ascanio, 2007 catalogo della mostra pagina 32 con riprod.

Bibliografia:
E. Crispolti, Materia, energia, spazio: Edgardo Mannucci uno scultore “postatomico”, ed. L’Arteindustria, 1981, pagina 131 con riprod.

Edgardo Mannucci inaugurò il periodo delle scultura informale a Roma con la sua originale interpretazione di Arte Nucleare. Le affinità biografiche, le reciproche influenze e la profonda amicizia con Alberto Burri gli trasmisero il significato della nuova ricerca artistica che in Italia, inforno al 1947, dopo la crisi dell’arte figurativa, approda all’astrattismo. Le “Idee” che Mannucci ha prodotto nei primi anni del dopoguerra, sono strutture metalliche a griglia, con grumi e saldature lasciate a vista, a volte congelate intorno a residui di colate di bronzo e rame, inserimento di pietre (anche semi-preziose) o vetri colorati, con un focus sui materiali che appartiene anche a Burri. Nel 1958 Mannucci vinse il premio-acquisto della Albright Gallery di Buffalo al Carnegie Institute di Pittsburgh. Nel 1962 è stato invitato a Venezia, alla XXXI Biennale d’Arte, con una sala personale.

Esperta: Maria Cristina Corsini Maria Cristina Corsini
+39-06-699 23 671

maria.corsini@dorotheum.it

11.06.2015 - 15:00

Stima:
EUR 8.000,- a EUR 10.000,-

Edgardo Mannucci *


(Fabriano 1904–1986 Arcevia)
Rilievo, ca. 1965–1966, maquette per la decorazione parietale della sala da ballo del transatlantico Raffaello, lastra di bronzo saldata e fili con pietre di vetro, 22 x 120 cm, (MCC)

Provenienza:
Eredi dell’artista (con certificazione fotografica)

Esposizioni:
Fabriano, Mannucci, Chiostro del Buon Gesù, 1982;
Roma, Mannucci: Sculture 1950 – 1980, Galleria Anna D’Ascanio, 2007 catalogo della mostra pagina 32 con riprod.

Bibliografia:
E. Crispolti, Materia, energia, spazio: Edgardo Mannucci uno scultore “postatomico”, ed. L’Arteindustria, 1981, pagina 131 con riprod.

Edgardo Mannucci inaugurò il periodo delle scultura informale a Roma con la sua originale interpretazione di Arte Nucleare. Le affinità biografiche, le reciproche influenze e la profonda amicizia con Alberto Burri gli trasmisero il significato della nuova ricerca artistica che in Italia, inforno al 1947, dopo la crisi dell’arte figurativa, approda all’astrattismo. Le “Idee” che Mannucci ha prodotto nei primi anni del dopoguerra, sono strutture metalliche a griglia, con grumi e saldature lasciate a vista, a volte congelate intorno a residui di colate di bronzo e rame, inserimento di pietre (anche semi-preziose) o vetri colorati, con un focus sui materiali che appartiene anche a Burri. Nel 1958 Mannucci vinse il premio-acquisto della Albright Gallery di Buffalo al Carnegie Institute di Pittsburgh. Nel 1962 è stato invitato a Venezia, alla XXXI Biennale d’Arte, con una sala personale.

Esperta: Maria Cristina Corsini Maria Cristina Corsini
+39-06-699 23 671

maria.corsini@dorotheum.it


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Asta: Arte contemporanea
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 11.06.2015 - 15:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 30.05. - 11.06.2015

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