(Mosca 1906 – Parigi 1969)
Rouge, 1957, firmato Serge Poliakoff (.. oliakoff si legge a stento), monogrammato S. P., con dedica “pour Nicolas”, gouache su carta su tela, cm 46 x 55, in cornice, (PS)

Provenienza:
Galerie Ariel, Parigi (sul telaio vecchia etichetta della galleria),
Galerie Berggruen, Parigi.

Bibliografia:
Alexis Poliakoff, Serge Poliakoff - Catalogue Raisonné, 2010, vol II, 1955- 1958, numero 57 – 110 (con illustrazione)
Dora Vallier, Serge Poliakoff, Les Cahier d’Arts, Parigi 1959, no.42 ill. n&b, pagina 76.

I vari strati di colore sovrapposti, in un sarcofago egizio del British Museum di Londra, ispirarono a Serge Poliakoff l'idea di realizzare le sue pitture a campi di colore in una tecnica analoga, per ottenere un effetto cromatico particolare. Si fabbricava da solo i colori per le sue opere, usando pigmenti in polvere che venivano mescolati su una lastra di vetro con acqua, olio, talvolta tuorlo d'uovo e sabbia. L'effetto tridimensionale straordinario dei suoi campi cromatici è un effetto dei colori, mescolati espressamente per un'opera specifica, e della sapiente sovrapposizione degli strati di colore. Nei dipinti di Poliakoff ogni superficie ha una sua struttura caratteristica, nata dalla stesura del colore. In 'Rouge‘ sono le tonalità di rosso nelle varie gradazioni, sovrapposte in una composizione a vari strati e percorse da una struttura interna in nero brunastro, a sua volta ricoperta da un altro strato rosso. Le superfici cromatiche dei quadri di Poliakoff s'intersecano, suggerendoci una spazialità basata sull'effetto ottico dei colori stessi e sui e valori prospettici della vicinanza e lontananza, che sono innati ai colori in quanto colori.