(Gorizia 1909– Venezia 2005)
“Motivo dalmata”, firmato, datato Music 1950, titolo riportato al verso, firmato, datato Music 1950, olio su tela, cm 61 x 46, in cornice, (PP)

Certificato fotografico:
Galleria d’Arte Contini, Venezia numero d’archivio 50–100–0.

Provenienza:
The Contemporaries, New York (al verso etichetta),
collezione privata, Italia.

Nel 1945 Anton Zoran Muši, dopo l’esperienza alienante della prigionia di guerra, fece ritorno in Italia, dove si sarebbe dedicato interamente alla pittura. Tipiche di quegli anni sono le vedute veneziane e i paesaggi della Dalmazia, visioni suggestive della sua infanzia e i motivi ricorrenti, come i cavalli, soggetti cui si dedicò soprattutto negli anni Sessanta e Settanta. Questi cavalli del 1950 sono ambientati in un paesaggio brullo, tetro e indistinto, in cui si riconoscono due colline dietro il profilo dei due animali, ridotti in primo piano alla loro essenza formale. Il paesaggio viene schematizzato vagamente nella scelta di una tavolozza pallida e delle superfici opache, il che conferisce alla scena un carattere meditativo consono al soggetto raffigurato, che pur essendo realistico appare tuttavia come se fosse prigioniero di una sorta di limbo. All’elevata qualità poetica di questa visione non manca una certa impressione di alienazione. Grazie alla posizione dei due cavalli, quest’impressione risulta ancora più intensificata, poiché volgono il dorso all’osservatore e paiono quasi volersi così ritirare da questo spazio reale.