Gino Rossi *
(Venezia 1884 – Treviso 1947)
Paesaggio bretone, intorno al 1907, firmato G. Rossi, olio su tela su tela, cm 36, 6 x 46, in cornice, (PP)
Certificato fotografico del professor Luigi Meneguzzi, Treviso.
Provenienza:
collezione privata, Italia.
Il secondo viaggio a Parigi di Gino Rossi prevedeva anche un soggiorno in Bretagna, che acquisì importanza fondamentale per la sua evoluzione artistica. Lì il pittore dipinse tutta una serie di quadri di cui in seguito ripeté i soggetti, sia in Bretagna che una volta tornato a Venezia. Nacquero dipinti singolari come Il vecchio villaggio, Paesaggio con mulino, Chiesetta in Bretagna, Paese in Bretagna, Douarmenez, Cittadina bretone in riva al mare, Porto in Bretagna, Pianura bretone, Chiesa in Bretagna, Colline in Bretagna.
Di queste opere fa parte anche il dipinto in esame, Paesaggio bretone, caratterizzato sia dalla sua tecnica compositiva equilibrata che dalla grande semplicità. La prospettiva lievemente rialzata sottolinea con la sequela di linee sinuose il paesaggio a gradazioni in lontananza, che sfocia in una serie di chaumières, le case di pietra dai caratteristici tetti di paglia e di stoppa. La strada di campagna nei pressi di Douarnenez, nel Finistère meridionale, era disseminata di villaggi con le chaumières. In questo dipinto le chaumières allineate a sinistra e sparse sulla destra creano il trait d’union tra la terraferma e il mare. Al centro, presso l’ansa, dove il fiume sfocia nel mare, sei barche nere dalle vele triangolari color arancio e due battelli più piccoli spostati un po’ più in là formano una sorta di “barriera” fra il paesaggio campestre in primo piano e la mano di fondo quasi monocroma del cielo e del mare. La tavolozza non ha la stessa magnificenza cromatica del celebre dipinto Primavera in Bretagna, al Museo di Treviso. In questo caso i colori sono piuttosto opachi e attenuati, eppure le loro variazioni e il ricorso a colori contrastanti creano un’impressione complessiva di grande e quieta armonia. Le tonalità dominanti del verde e dell’azzurro sono in realtà alquanto improbabili, per un autentico paesaggio bretone, ma i paesaggi di Gino Rossi non si propongono di riprodurre oggettivamente la realtà, ma vorrebbero piuttosto dare espressione alle emozioni e ai sentimenti dell’artista, al suo mondo interiore, agli enigmi dei suoi pensieri e della sua anima.
(Luigi Menegazzi)
Esperta: Mag. Patricia Pálffy
Mag. Patricia Pálffy
+43-1-515 60-386
patricia.palffy@dorotheum.at
22.05.2014 - 19:00
- Prezzo realizzato: **
-
EUR 38.120,-
- Stima:
-
EUR 40.000,- a EUR 60.000,-
Gino Rossi *
(Venezia 1884 – Treviso 1947)
Paesaggio bretone, intorno al 1907, firmato G. Rossi, olio su tela su tela, cm 36, 6 x 46, in cornice, (PP)
Certificato fotografico del professor Luigi Meneguzzi, Treviso.
Provenienza:
collezione privata, Italia.
Il secondo viaggio a Parigi di Gino Rossi prevedeva anche un soggiorno in Bretagna, che acquisì importanza fondamentale per la sua evoluzione artistica. Lì il pittore dipinse tutta una serie di quadri di cui in seguito ripeté i soggetti, sia in Bretagna che una volta tornato a Venezia. Nacquero dipinti singolari come Il vecchio villaggio, Paesaggio con mulino, Chiesetta in Bretagna, Paese in Bretagna, Douarmenez, Cittadina bretone in riva al mare, Porto in Bretagna, Pianura bretone, Chiesa in Bretagna, Colline in Bretagna.
Di queste opere fa parte anche il dipinto in esame, Paesaggio bretone, caratterizzato sia dalla sua tecnica compositiva equilibrata che dalla grande semplicità. La prospettiva lievemente rialzata sottolinea con la sequela di linee sinuose il paesaggio a gradazioni in lontananza, che sfocia in una serie di chaumières, le case di pietra dai caratteristici tetti di paglia e di stoppa. La strada di campagna nei pressi di Douarnenez, nel Finistère meridionale, era disseminata di villaggi con le chaumières. In questo dipinto le chaumières allineate a sinistra e sparse sulla destra creano il trait d’union tra la terraferma e il mare. Al centro, presso l’ansa, dove il fiume sfocia nel mare, sei barche nere dalle vele triangolari color arancio e due battelli più piccoli spostati un po’ più in là formano una sorta di “barriera” fra il paesaggio campestre in primo piano e la mano di fondo quasi monocroma del cielo e del mare. La tavolozza non ha la stessa magnificenza cromatica del celebre dipinto Primavera in Bretagna, al Museo di Treviso. In questo caso i colori sono piuttosto opachi e attenuati, eppure le loro variazioni e il ricorso a colori contrastanti creano un’impressione complessiva di grande e quieta armonia. Le tonalità dominanti del verde e dell’azzurro sono in realtà alquanto improbabili, per un autentico paesaggio bretone, ma i paesaggi di Gino Rossi non si propongono di riprodurre oggettivamente la realtà, ma vorrebbero piuttosto dare espressione alle emozioni e ai sentimenti dell’artista, al suo mondo interiore, agli enigmi dei suoi pensieri e della sua anima.
(Luigi Menegazzi)
Esperta: Mag. Patricia Pálffy
Mag. Patricia Pálffy
+43-1-515 60-386
patricia.palffy@dorotheum.at
Hotline dell'acquirente
lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at +43 1 515 60 200 |
Asta: | Arte moderna |
Tipo d'asta: | Asta in sala |
Data: | 22.05.2014 - 19:00 |
Luogo dell'asta: | Vienna | Palais Dorotheum |
Esposizione: | 10.05. - 22.05.2014 |
** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA
Non è più possibile effettuare un ordine di acquisto su Internet. L'asta è in preparazione o è già stata eseguita.