(Perugia 1884–1977)
Ritmi astrali, n. 2, firmato, datato Dottori 1920, al verso etichetta dell’Archivio Dottori, Perugia, con il n. 2181, olio su tela, cm 52 x 63, 5, in cornice, (PP)

Certificato fotografico:
Archivi Gerardo Dottori, Massimo Duranti, Perugia, n. 2181.

Provenienza:
collezione privata, Italia.

Il motivo raffigurato riprende la tematica dei “Ritmi astrali”, cui l’artista si dedicava ormai dal 1916, e al cui interno sviluppò analoghi effetti visivi delle contemporanee ricerche di Balla. Dottori progetta delle visioni cosmiche che con l’evidente predilezione per le figure circolari e spiraliformi anticipano i futuri sviluppi dell’aeropittura. Queste forme sono la caratteristica principale delle sue opere successive, e in alcune la forma circolare di un lago assume una posizione centrale. Il tema dei “Ritmi astrali” fu tuttavia creato da Dottori fra il 1916 ed il 1917: lo dimostrano fra l’altro l’omologa opera del 1916, tempera su tavola (numero d’archivio 112 – catalogo generale delle opere, n. 61-112) e il disegno a carboncino “Ritmo astrale (Sipario dinamico)” (numero d’archivio 161 - catalogo generale delle opere, n. 1757-161), che in un primo momento era nato come bozzetto per un sipario teatrale e che nel 1924, con il titolo “Sipario dinamico”, fu pubblicato nell’edizione speciale della rivista “NOI” dedicata al tema “Teatro e Scena Futurista”. Per questo motivo l’opera in oggetto rappresenta l’unico esempio di una ripresa del motivo più sopra descritto nel periodo successivo al 1916. (Massimo Duranti)