Lotto No. 797


Giuseppe Maria Galeppini


Giuseppe Maria Galeppini - Dipinti antichi

(attivo a Forlì 1625-ca. 1653)
Allegoria dell’inverno,
olio su tela, 98 x 79 cm, con cornice

Giuseppe Maria Galeppini, appartenente ad una famiglia aristocratica di Forlì, si formò presso il cognato di Guercino, Bartolomeo Gennari. Galeppini fece parte nel 1649 di un gruppo di collaboratori scelti, tra cui era anche Bartolomeo, che accompagnarono Guercino a Sassuolo su invito del Duca di Modena. Oltre la metà dell’opera Galeppini, di cui ben poco si conserva, consiste di repliche e varianti dei dipinti di Guercino. Il presente esempio, finora ignoto, della sua produzione è uno dei più creativi tra i suoi adattamenti. La presente Allegoria dell’inverno di Galeppini si ispira, se si prescinde da alcune divergenze, alla mezza figura di Esaia del Guercino, eseguito nel 1648, oggi conservato in una collezione privata. Questo collegamento tra le due opere suggerisce che l’Allegoria dell’inverno sia databile allo stesso periodo ovvero che sia stata eseguita in data di poco successiva (si veda L. Salerno, I dipinti del Guercino, Roma 1988, p. 327, n. 255). In entrambi i casi la metà del viso del protagonista è fortemente illuminata mentre l’altra resta in ombra, per cui il chiarore di un lato del naso contrasta con una superficie più scura. Le analogie dei due dipinti non si limitato tuttavia alla sola testa, in parte rivolta verso destra, bensì concernono anche le mani, che entrambe le figure tengono sollevate e distanti dal corpo, con la sinistra un poco al di sopra della destra.

09.04.2014 - 18:00

Stima:
EUR 10.000,- a EUR 15.000,-

Giuseppe Maria Galeppini


(attivo a Forlì 1625-ca. 1653)
Allegoria dell’inverno,
olio su tela, 98 x 79 cm, con cornice

Giuseppe Maria Galeppini, appartenente ad una famiglia aristocratica di Forlì, si formò presso il cognato di Guercino, Bartolomeo Gennari. Galeppini fece parte nel 1649 di un gruppo di collaboratori scelti, tra cui era anche Bartolomeo, che accompagnarono Guercino a Sassuolo su invito del Duca di Modena. Oltre la metà dell’opera Galeppini, di cui ben poco si conserva, consiste di repliche e varianti dei dipinti di Guercino. Il presente esempio, finora ignoto, della sua produzione è uno dei più creativi tra i suoi adattamenti. La presente Allegoria dell’inverno di Galeppini si ispira, se si prescinde da alcune divergenze, alla mezza figura di Esaia del Guercino, eseguito nel 1648, oggi conservato in una collezione privata. Questo collegamento tra le due opere suggerisce che l’Allegoria dell’inverno sia databile allo stesso periodo ovvero che sia stata eseguita in data di poco successiva (si veda L. Salerno, I dipinti del Guercino, Roma 1988, p. 327, n. 255). In entrambi i casi la metà del viso del protagonista è fortemente illuminata mentre l’altra resta in ombra, per cui il chiarore di un lato del naso contrasta con una superficie più scura. Le analogie dei due dipinti non si limitato tuttavia alla sola testa, in parte rivolta verso destra, bensì concernono anche le mani, che entrambe le figure tengono sollevate e distanti dal corpo, con la sinistra un poco al di sopra della destra.


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Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 09.04.2014 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 29.03. - 09.04.2014

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