Lotto No. 965


Igor Mitoraj *


Igor Mitoraj * - Arte contemporanea - Part I

(Oederan, 1944 nato – di origine polacca vive e lavora in Francia e in Italia) Visita a Piero, 1990, bronzo patinato, firmato Mitoraj, uno di 3 esemplari, 113 x 70 x 35 cm, (PP)

Provenienza: Galerie JGM, Parigi
Collezione privata, Italia.

Esposizioni: Parigi, Galerie JGM, Mitoraj - Têtes 1980 – 1990, aprile - maggio 1991, Cat. della mostra con riprod. sulla copertina del libro e su una pagina interna (Catalogo non impaginato)

Ancora una volta una testa che è insieme cupa, intemporale, malinconica, in rovina, funesta. Sempre un viso rivolto all’interno, una maschera dell’interiorità, gli occhi, aperti o chiusi, introspettivi, sempre senza tormento, un’inquietante mescolanza di silenzio e serenità, proprio come D. W. Winnicott definisce il nucleo sacro del Sé. Ci troviamo di fronte a un mistero, al puro silenzio dell’essere. Due cose vengono alla mente: la testa è frammento e profondità –frammento e profondità in relazione dialettica. Il principio di Theodor Adorno, secondo il quale l’arte più elevata tende, al di là della totalità, a uno stato di frammentazione e l’idea di Samuel Beckett che “il solo sviluppo spirituale possibile è nella profondità confluiscono nelle teste di Mitoraj. Sono misteriosi frammenti spirituali, rinvenuti in un luogo di sepoltura di antichissime coscienze, in certo modo oggetti di importazione archeologica, archetipi collettivi, ma anche figure inquietanti. Greco-romane con un tocco egizio? Si accenni soltanto al fatto che queste teste testimoniano il sorgere di un’umanità cosciente, e anche il suo declino, come indica la loro condizione ferita. Quando l’uomo, come suggerisce Foucault, sarà un concetto vuoto, lavato via come un segno sulla sabbia, queste teste astoriche resteranno e precisamente come dei trofei che ci ricordano quello che è stato e che potrebbe ancora essere. Questa è manifestamente una delle opere più forti e intense di Mitoraj. (Donald Kuspit)

Esperta: Mag. Patricia Pálffy Mag. Patricia Pálffy
+43-1-515 60-386

patricia.palffy@dorotheum.at

27.11.2013 - 18:00

Stima:
EUR 60.000,- a EUR 80.000,-

Igor Mitoraj *


(Oederan, 1944 nato – di origine polacca vive e lavora in Francia e in Italia) Visita a Piero, 1990, bronzo patinato, firmato Mitoraj, uno di 3 esemplari, 113 x 70 x 35 cm, (PP)

Provenienza: Galerie JGM, Parigi
Collezione privata, Italia.

Esposizioni: Parigi, Galerie JGM, Mitoraj - Têtes 1980 – 1990, aprile - maggio 1991, Cat. della mostra con riprod. sulla copertina del libro e su una pagina interna (Catalogo non impaginato)

Ancora una volta una testa che è insieme cupa, intemporale, malinconica, in rovina, funesta. Sempre un viso rivolto all’interno, una maschera dell’interiorità, gli occhi, aperti o chiusi, introspettivi, sempre senza tormento, un’inquietante mescolanza di silenzio e serenità, proprio come D. W. Winnicott definisce il nucleo sacro del Sé. Ci troviamo di fronte a un mistero, al puro silenzio dell’essere. Due cose vengono alla mente: la testa è frammento e profondità –frammento e profondità in relazione dialettica. Il principio di Theodor Adorno, secondo il quale l’arte più elevata tende, al di là della totalità, a uno stato di frammentazione e l’idea di Samuel Beckett che “il solo sviluppo spirituale possibile è nella profondità confluiscono nelle teste di Mitoraj. Sono misteriosi frammenti spirituali, rinvenuti in un luogo di sepoltura di antichissime coscienze, in certo modo oggetti di importazione archeologica, archetipi collettivi, ma anche figure inquietanti. Greco-romane con un tocco egizio? Si accenni soltanto al fatto che queste teste testimoniano il sorgere di un’umanità cosciente, e anche il suo declino, come indica la loro condizione ferita. Quando l’uomo, come suggerisce Foucault, sarà un concetto vuoto, lavato via come un segno sulla sabbia, queste teste astoriche resteranno e precisamente come dei trofei che ci ricordano quello che è stato e che potrebbe ancora essere. Questa è manifestamente una delle opere più forti e intense di Mitoraj. (Donald Kuspit)

Esperta: Mag. Patricia Pálffy Mag. Patricia Pálffy
+43-1-515 60-386

patricia.palffy@dorotheum.at


Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at

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Asta: Arte contemporanea - Part I
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 27.11.2013 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 16.11. - 27.11.2013

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