(Bruck/Mur 1954 nato) “The artist who swallowed the world when it was still a disc”, 2006, tiratura di 3 esemplari, resina sintetica, tessuto, 190 x 140 x 140 cm, su tavola d’acciaio, (K)

Una di queste sculture riprodotta in: Erwin Wurm, DuMont Buchverlag, Colonia 2009, pagina 116 (riproduzione a colori a tutta pagina.), indice: pagina 315.

Una delle sculture esposta in: Das lächerliche Leben eines ernsten Mannes, das ernste Leben eines lächerlichen Mannes, Deichtorhallen Hamburg, Amburgo 2007.

Provenienza: Proprietà privata Vienna.

Nel video, Tell (2008), Erwin Wurm riassume molti suoi complessi tematici nella conversazione di una coppia che sta girando in automobile per Vienna. ...
“La tua realtà”, dice la figura femminile al suo accompagnatore, “ è ragionevole perché fa ordine nella tua vita e perché tu ne dubiti. Ma la realtà è un’invenzione di bugiardi. La realtà della verità è la stupidità collettiva, perché la verità non esiste, ma è fatta da noi. Questo è il punto. E’così semplice.” E la tragedia dell’uomo ridicolo, che Wurm porta avanti per noi da quasi 20 anni, a colpi di fioretto di scintillante ironia e con un sarcasmo sempre sorretto da umanità, consiste in questo che c’è una sola possibilità di misurarsi adeguatamente con questa realtà e questa verità che non esistono: di perdere se stessi. Oppure come dice la figura femminile di Tell: ”Io credo in cose delle quali non ho alcuna idea, delle quali non so nulla.“ Solo in quanto estraneo l’io può ancora ritrovarsi - e ciò facendo non si riconosce più.”
Stephan Berg da: Die Tragödie des lächerlichen Menschen,… DuMont, 2009