(Graz 1959 nato) Senza titolo, sul retro firmato, datato Herbert Brandl 91, olio su tela, 140 x 110 cm, su telaio, (K)

Confronta:
Herbert Brandl, Neue Galerie Graz, Hatje Cantz, 2001, pagine 146, 174, 175

Theo Altenberg: dialogo fittizio tra Werner Saatleder e Rudolf Kirsten, fabbricante di tela da: Herbert Brandl, Galerie Acadamia, Salisburgo 1995

Domanda: La più grande felicità per una tela è che il pittore possieda una sensi bilissima, esuberante pennellata e conduzione della linea. Com’è con Herbert Brandl?
Fabbricante di tela: con lui la tela e io sappiamo di essere in buone mani.
Domanda: Ha mai visto dipingere Herbert Brandl?
Fabbricante di tela: Di rado ma conoscendolo io da tanto tempo, spesso. In passato dipingeva di più. Sono fasi alterne. Tanto dipinge solo quando non ha nient’altro da fare.
Domanda: Cosa vuole dire?
Fabbricante di tela: Dipingere è l’ultima cosa che farebbe se potesse evitarlo, ma prima o poi non è più evitabile. Sebbene dipingere si faccia sempre più doloroso, il che non fa male alle opere, al contrario. Il bello con lui è che non divente routine. Per questo i suoi primi quadri si lasciano vedere ancora oggi.
Domanda: Per lei in fin dei conti sono dunque dei bei quadri?
Fabbricante di tela: non ho ancora visto un quadroi ndifendibile di Herbert Brandl .
Domanda: Non dimentichi che ha il diritto di mentire. Non stiamo parlando di verità.:
Fabbricante di tela: c’è chi ha più doti di sensibilità, chi ha più doti concettuali e poi ci sono quelli che dotati per entrambi e diventano ambiziosi. Lui è un disegnatore molto sensuale e un pittore di forte struttura concettuale, le cui percezioni e esperienze trascorrono nel mondo. Ed è molto ambizioso, per quando attiene agli stati.
Domanda: quali stati?:
Fabbricante di tela: Stati estremi, stati di felicità da esperire con ancor maggiore sensibilità, discorsi ancora più pazzi da fare, dicendo sciocchezze sempre più scaltre, essere sempre più sciolti, più chiari, ecc.