Günther Uecker *
![Günther Uecker * - Arte contemporanea Günther Uecker * - Arte contemporanea](/fileadmin/lot-images/38M121129/normal/guenther-uecker-4463422.jpg)
(Wendorf 1930 nato) Struttura tattile ruotante, sul retro firmato, datato Uecker 61, chiodi su una lastra girevole, montata lungo un‘asse, grafite su tavola di legno rivestita in juta, 60 x 60 x 18 cm, (PS)
certificazione fotografica dell’artista
Provenienza:
Collezione privata, Germania
Un analogo lavoro si trova alla der Peggy Guggenheim Collection, Venezia.
vedi: Angelica Zander Rudenstine, Peggy Guggenheim Collection, Venice, New York 1985, p. 727, n. 173.
L’opera plastica di Uecker è fondamentalmente un’opera di “Quadri di chiodi” e di “Oggetti inchiodati”. E i chiodi nell’opera di Uecker hanno soprattutto il compito di articolare fenomeeni di luce. “Con il passaggio dal quadro su tela all’oggetto quadro l‘arte di Uecker abbadona la tradizionale considerazione di contenuto e forma, si oggettivizza, entra a far parte del mondo reale e ammette viceversa anche materiali estranei alla figurazione come elementi figurativi, nella misura in cui essi servano all’articolazione di oscillazioni visive di luce e colore nello spazio.” Così ha formulato Uecker nel 1956/57 la sua vocazione pittorica: “Dove due linee si toccano è in un punto, li pianto un chiodo ... il punto lo determino io ...l’ombra del chiodo raffigura una nuova linea ... il movimento dell’ombra si fa percezione del tempo.” E con questa consapevole volontarietà del processo Uecker segna nello spazio reale il punto indeterminabile del tempo ciclico, dove due direttrici come ad esempio la luce e l’ombra oppure principi contrapposti si fissano nella coscienza e si fanno materia nell’inchiodatura. (da: H. Weitemeier, Günther Uecker - Wanderer zwischen den Welten, in: Künstler - Kritisches Lexikon der Gegenwartskunst, Monaco 1988, p. 7 e p. 5)
Una particolariä di queste opere ü che i chiodi sono conficcati nella lastra metallica dalla parte della testa mentre le punte sono rivolte verso l‘alto e non viceversa com‘è in genere il caso. I chiodi inoltre non sono fissati ma mabili: il quadro è immerso in un processo permanente di modificazione, i chiodi stanno ritti, cadono, si muovono in diversi modi a seconda della posizione della lastra. Con un movimento volta a volta di concentrazione o di dispersione l’artista esprime nell’opera ciò che gli sta a cuore: il porre luce, spazio e ombra in un nuovo campo di tensione. In ciò spetta all’osservatore un ruolo fondamentale: a seconda di dove egli si trovi l’opera muta di apparenza.
Esperta: Dr. Petra Maria Schäpers
Dr. Petra Maria Schäpers
+49 211 2107747
petra.schaepers@dorotheum.de
29.11.2012 - 18:00
- Prezzo realizzato: **
-
EUR 253.330,-
- Stima:
-
EUR 140.000,- a EUR 180.000,-
Günther Uecker *
(Wendorf 1930 nato) Struttura tattile ruotante, sul retro firmato, datato Uecker 61, chiodi su una lastra girevole, montata lungo un‘asse, grafite su tavola di legno rivestita in juta, 60 x 60 x 18 cm, (PS)
certificazione fotografica dell’artista
Provenienza:
Collezione privata, Germania
Un analogo lavoro si trova alla der Peggy Guggenheim Collection, Venezia.
vedi: Angelica Zander Rudenstine, Peggy Guggenheim Collection, Venice, New York 1985, p. 727, n. 173.
L’opera plastica di Uecker è fondamentalmente un’opera di “Quadri di chiodi” e di “Oggetti inchiodati”. E i chiodi nell’opera di Uecker hanno soprattutto il compito di articolare fenomeeni di luce. “Con il passaggio dal quadro su tela all’oggetto quadro l‘arte di Uecker abbadona la tradizionale considerazione di contenuto e forma, si oggettivizza, entra a far parte del mondo reale e ammette viceversa anche materiali estranei alla figurazione come elementi figurativi, nella misura in cui essi servano all’articolazione di oscillazioni visive di luce e colore nello spazio.” Così ha formulato Uecker nel 1956/57 la sua vocazione pittorica: “Dove due linee si toccano è in un punto, li pianto un chiodo ... il punto lo determino io ...l’ombra del chiodo raffigura una nuova linea ... il movimento dell’ombra si fa percezione del tempo.” E con questa consapevole volontarietà del processo Uecker segna nello spazio reale il punto indeterminabile del tempo ciclico, dove due direttrici come ad esempio la luce e l’ombra oppure principi contrapposti si fissano nella coscienza e si fanno materia nell’inchiodatura. (da: H. Weitemeier, Günther Uecker - Wanderer zwischen den Welten, in: Künstler - Kritisches Lexikon der Gegenwartskunst, Monaco 1988, p. 7 e p. 5)
Una particolariä di queste opere ü che i chiodi sono conficcati nella lastra metallica dalla parte della testa mentre le punte sono rivolte verso l‘alto e non viceversa com‘è in genere il caso. I chiodi inoltre non sono fissati ma mabili: il quadro è immerso in un processo permanente di modificazione, i chiodi stanno ritti, cadono, si muovono in diversi modi a seconda della posizione della lastra. Con un movimento volta a volta di concentrazione o di dispersione l’artista esprime nell’opera ciò che gli sta a cuore: il porre luce, spazio e ombra in un nuovo campo di tensione. In ciò spetta all’osservatore un ruolo fondamentale: a seconda di dove egli si trovi l’opera muta di apparenza.
Esperta: Dr. Petra Maria Schäpers
Dr. Petra Maria Schäpers
+49 211 2107747
petra.schaepers@dorotheum.de
Hotline dell'acquirente
lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at +43 1 515 60 200 |
Asta: | Arte contemporanea |
Tipo d'asta: | Asta in sala |
Data: | 29.11.2012 - 18:00 |
Luogo dell'asta: | Vienna | Palais Dorotheum |
Esposizione: | 17.11. - 29.11.2012 |
** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA(Paese di consegna Austria)
Non è più possibile effettuare un ordine di acquisto su Internet. L'asta è in preparazione o è già stata eseguita.
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