(Cortona/Arezzo 1883– Parigi 1966) Il lavoro agricolo, 1953–54, firmato G. Severini, tecnica mista con tempera, pastello su cartoncino sottile su tela, dimensioni dell’immagine cm 30 x 37,5 cm/32 x 44, in cornice, (PP)

Ringraqiamo Ringraziamo Romana Severini Brunori per aver confermato l’autenticità dell’opera in esame e per averci cortesemente aiutato a catalogarla.

Certificato fotografico:
Finarte (asta numero 363, Milano, 31 marzo 1981, lotto 60, pagina 44) .

Provenienza:
collezione Gina Severini Franchina, Roma;
collezione Pagliano, Domodossola;
collezione privata, Italia (acquistato presso Finarte) .

Mostre:
Dal Futurismo a De Chirico: Roma Parigi New York: La grande arte italiana nel mondo, Fondazione Art Museo - Villa Ponti, Arona, 16 luglio - 13 novembre 2005, catalogo della mostra pagina 43 con illustrazione.

Bibliografia:
D. Fonti, Gino Severini, Catalogo Ragionato, Milano, 1988, pagina 550, numero 911A (illustrazione erroneamente recante il numero 911);
Giorgio Muratore - Simonetta Lux, Palazzo dei Congressi, Ed. Editalia, Rom, 1990, numero 191 .

L’opera da noi presentata è il bozzetto preparatorio per il grande pannello decorativo con il medesimo soggetto collocato nell’atrio del Palazzo dei Congressi all’EUR di Roma. Il lavoro agricolo è il primo di una serie di sette grandi pannelli eseguiti a tempera su compensato (altezza 8 metri circa) che occupano per tutta la lunghezza la facciata interna dell’atrio del Palazzo dei Congressi all’Eur, Roma.
Severini iniziò a progettare la decorazione, come attestano appunti autografi conservati a Roma nell’Archivio Severini, nel dicembre del 1952, appena ritrasferitosi definitivamente a Parigi dopo il soggiorno a Meudon. Continuò a lavorarci per tutto il 1953, terminando i pannelli in tempo per la mostra dell’Agricoltura, che ebbe luogo appunto all’Eur nel 1954. Il progetto decorativo prevedeva inizialmente soltanto cinque pannelli, divenuti sette nella fase finale. I soggetti, da sinistra a destra, sono: Il lavoro agricolo; Le regioni italiane; La Primavera e l’Estate; la trebbiatura; l’Autunno e l’Inverno; il Credito Agrario; I Trattori agricoli. La decorazione, che riprende temi dell’opera di Severini nei primi anni Cinquanta, è tuttora in loco.
(Daniela Fonti, Gino Severini, Catalogo Ragionato, Milano, 1988, p. 550)