(attivo in Roma verso il 1620/30)
Il mendicante, olio su tela, 100 x 75 cm, con cornice,

Perizia: Gianni Papi, Roma. bibliografia: G. Papi, Ribera a Roma, Soncino 2007, p. 23 e 31. Sull’artista: G. Papi, Il genio degli anonimi,

Maestri caravaggeschi a Roma e a Napoli, Milano 2005, pp. 3349. Gianni Papi vede in questo quadro non solo l’influenza del realismo di Caravaggio, ma soprattutto quella di Jusepe Ribera. Egli lo paragona al “Mendicante” di Ribera nella collezione del Cardinale Scipione Borghese (oggi alla Galleria Borghese, Roma). Nell’opera del nostro anonimo maestro c’è, elencata da Papi,, tutta una serie di paragonabili dipinti. Esse mostrano perlopiù tipi plebei dai caratteri del tutto picareschi. Tutti questi quadri, sostiene Papi, si ispirano a Ribera. Alla fine della sua perizia così scrive Papi: “L’opera fornisce una traccia non marginale per ambientare ancora più chiaramente l’ attività del maestro anonimo (che è una figura di notevole spessore, animato certamente da un vigore espressionista, da una fragrante animosità stilistica, in alcuni casi quasi brutale) a Roma, città nella quale è probabile che egli sia stato attivo almeno durante il secondo decennio e forse anche nei primi anni del terzo; un’opera come la presente può trovare forse una cronologia probabile nella seconda metà del secondo decennio...”.

Perizia: Gianni Papi, Roma. bibliografia: G. Papi, Ribera a Roma, Soncino 2007, p. 23 e 31. Sull’artista: G. Papi, Il genio degli anonimi, Maestri caravaggeschi a Roma e a Napoli, Milano 2005, pp. 3349. Gianni Papi vede in questo quadro non solo l’inf