Lotto No. 466


Gian Domenico Cerrini, detto il Cavalier Perugino


(Perugia 1609 – 1681 Roma)
Democrito, olio su tela, 117,5 x 97 cm, con cornice

Il dipinto è stato realizzato a Roma dopo il ritorno dell’artista da un soggiorno a Firenze (ca. 1656 – 1661). Esso raffigura il filosofo Democrito, che indica con sorriso sprezzante la parte illuminata di un globo, il suo tradizionale attributo iconografico. Il quadro è collegabile a un’opera di una Collezione privata romana, fatta conoscere da Almaria Tantillo e raffigurante Democrito e Eraclito (cfr. A. M. Tantillo, scheda n. 36, in F. F. Mancini, a cura di, Gian Domenico Cerrini, il Cavalier Perugino tra classicismo e barocco, catalogo della mostra, Cinisello Balsamo 2005, p. 267). Il dipinto con Democrito e Eraclito si può far risalire a partire da due lettere inviate dal pittore a Leopoldo de’ Medici e al Granduca Ferdinando II il 2 agosto 1664, a subito prima di questa data (cfr. Firenze, Archivio di Stato, Carteggio Artisti, IX, ins. 16/2 e Mediceo del Principato, 1017, c. 321r). Anche il presente quadro può essere datato in quel periodo.

Esperto: Mark MacDonnell Mark MacDonnell
+43 1 515 60 403

mark.macdonnell@dorotheum.at

13.10.2010 - 18:00

Stima:
EUR 25.000,- a EUR 35.000,-

Gian Domenico Cerrini, detto il Cavalier Perugino


(Perugia 1609 – 1681 Roma)
Democrito, olio su tela, 117,5 x 97 cm, con cornice

Il dipinto è stato realizzato a Roma dopo il ritorno dell’artista da un soggiorno a Firenze (ca. 1656 – 1661). Esso raffigura il filosofo Democrito, che indica con sorriso sprezzante la parte illuminata di un globo, il suo tradizionale attributo iconografico. Il quadro è collegabile a un’opera di una Collezione privata romana, fatta conoscere da Almaria Tantillo e raffigurante Democrito e Eraclito (cfr. A. M. Tantillo, scheda n. 36, in F. F. Mancini, a cura di, Gian Domenico Cerrini, il Cavalier Perugino tra classicismo e barocco, catalogo della mostra, Cinisello Balsamo 2005, p. 267). Il dipinto con Democrito e Eraclito si può far risalire a partire da due lettere inviate dal pittore a Leopoldo de’ Medici e al Granduca Ferdinando II il 2 agosto 1664, a subito prima di questa data (cfr. Firenze, Archivio di Stato, Carteggio Artisti, IX, ins. 16/2 e Mediceo del Principato, 1017, c. 321r). Anche il presente quadro può essere datato in quel periodo.

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Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 13.10.2010 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 02.10. - 13.10.2010

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