Lotto No. 270


Hsiao Chin *


(nato a Shanghai nel 1935, vive e lavora a Milano)
Senza titolo (serie Surya [sole]), 1966, firmato e datato 1966, tecnica mista su tela, 100 x 130 cm, con cornice

L’opera è accompagnata da certificazione fotografica con firma dell’artista.

Provenienza:
Collezione privata europea (acquistato direttamente dall’artista)

Nato a Shanghai nel 1935, Hsiao Chin si trasferì nella Repubblica Cinese (l’attuale Taiwan) nel 1949, laureandosi alla facoltà di arti visive dell’Università nazionale normale di Taiwan nel 1955.
Artista radicale di quegli anni, Hsiao fu membro del gruppo di artisti noto come “Ton-Fan”, un collettivo influenzato dall’arte occidentale contemporanea e influenzato in particolare dalla storia dell’astrattismo occidentale del periodo postbellico. Fortemente ispirati dalla natura e alla ricerca di una spontaneità del gesto artistico teso ad equilibrare il pieno e il vuoto, questi artisti sarebbero giunti a un’interpretazione in grado di esprimere liberamente la loro individualità.
Verso gli anni Cinquanta, Hsiao aveva ormai sviluppato le proprie prime opere astratte, e fu allora che ottenne una borsa del governo spagnolo che gli permise di studiare in Spagna nel 1956. Le opere di questo periodo sono caratterizzate da una tavolozza limitata ai colori primari, applicati generosamente su porzioni ampie della tela. Motivi e forme calligrafiche provenienti dalla sua cultura natale sono evidenti e vengono riproposti come forme chiuse, composte sullo spazio pittorico piatto. Nel 1959 Hsiao si trasferì a Milano, dove maturò come artista d’avanguardia sotto l’egida di Mazzotta e G. Marconi.

Verso la metà degli anni Sessanta, Hsiao Chin mostrò un crescente interesse nella rappresentazione dell’infinito. Egli coglieva così il cosmo nelle sue opere minimaliste, limitate nella loro gamma cromatica e nel loro uso di forme regolari, nell’intento di rifinire le rappresentazioni della bellezza con la pura semplicità. Hsiao iniziò la serie denominata Surya (“sole”) traendo ispirazione dalla pittura religiosa del buddhismo tibetano e dei mandala nei primi anni Sessanta.
In maniera affine al linguaggio contemporaneo dell’Optical Art con il suo infinito senso del movimento, egli colloca la forma circolare del sole al centro della composizione utilizzando colori contrastanti, al fine di attirare l’attenzione dell’osservatore. Concentrandosi sull’esplorazione dell’universo e dello spazio infinito, egli cerca di esprimere le proprie idee di cielo e terra usando semplici linee geometriche.

16.05.2018 - 19:00

Prezzo realizzato: **
EUR 62.500,-
Stima:
EUR 35.000,- a EUR 50.000,-

Hsiao Chin *


(nato a Shanghai nel 1935, vive e lavora a Milano)
Senza titolo (serie Surya [sole]), 1966, firmato e datato 1966, tecnica mista su tela, 100 x 130 cm, con cornice

L’opera è accompagnata da certificazione fotografica con firma dell’artista.

Provenienza:
Collezione privata europea (acquistato direttamente dall’artista)

Nato a Shanghai nel 1935, Hsiao Chin si trasferì nella Repubblica Cinese (l’attuale Taiwan) nel 1949, laureandosi alla facoltà di arti visive dell’Università nazionale normale di Taiwan nel 1955.
Artista radicale di quegli anni, Hsiao fu membro del gruppo di artisti noto come “Ton-Fan”, un collettivo influenzato dall’arte occidentale contemporanea e influenzato in particolare dalla storia dell’astrattismo occidentale del periodo postbellico. Fortemente ispirati dalla natura e alla ricerca di una spontaneità del gesto artistico teso ad equilibrare il pieno e il vuoto, questi artisti sarebbero giunti a un’interpretazione in grado di esprimere liberamente la loro individualità.
Verso gli anni Cinquanta, Hsiao aveva ormai sviluppato le proprie prime opere astratte, e fu allora che ottenne una borsa del governo spagnolo che gli permise di studiare in Spagna nel 1956. Le opere di questo periodo sono caratterizzate da una tavolozza limitata ai colori primari, applicati generosamente su porzioni ampie della tela. Motivi e forme calligrafiche provenienti dalla sua cultura natale sono evidenti e vengono riproposti come forme chiuse, composte sullo spazio pittorico piatto. Nel 1959 Hsiao si trasferì a Milano, dove maturò come artista d’avanguardia sotto l’egida di Mazzotta e G. Marconi.

Verso la metà degli anni Sessanta, Hsiao Chin mostrò un crescente interesse nella rappresentazione dell’infinito. Egli coglieva così il cosmo nelle sue opere minimaliste, limitate nella loro gamma cromatica e nel loro uso di forme regolari, nell’intento di rifinire le rappresentazioni della bellezza con la pura semplicità. Hsiao iniziò la serie denominata Surya (“sole”) traendo ispirazione dalla pittura religiosa del buddhismo tibetano e dei mandala nei primi anni Sessanta.
In maniera affine al linguaggio contemporaneo dell’Optical Art con il suo infinito senso del movimento, egli colloca la forma circolare del sole al centro della composizione utilizzando colori contrastanti, al fine di attirare l’attenzione dell’osservatore. Concentrandosi sull’esplorazione dell’universo e dello spazio infinito, egli cerca di esprimere le proprie idee di cielo e terra usando semplici linee geometriche.


Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at

+43 1 515 60 200
Asta: Arte contemporanea I
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 16.05.2018 - 19:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 05.05. - 16.05.2018


** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA

Non è più possibile effettuare un ordine di acquisto su Internet. L'asta è in preparazione o è già stata eseguita.

Perché registrarsi su myDOROTHEUM?

La registrazione gratuita a myDOROTHEUM consente di usufruire delle seguenti funzioni:

Catalogo Notifiche non appena un nuovo catalogo d'asta è online.
Promemoria d'asta Promemoria due giorni prima dell'inizio dell'asta.
Offerte online Fate offerte per i vostri pezzi preferiti e per nuovi capolavori!
Servizio di ricerca Stai cercando un artista o un marchio specifico? Salvate la vostra ricerca e sarete informati automaticamente non appena verranno messi all'asta!