(Castelmassa, Rovigo, 1930 nato) Superficie nera, sul telaio intitolato, firmato, datato E. Castellani-1963, acrilico su tela estroflessa, 60 x 40 cm, con cornice, (PP)

L’opera è registrata presso l’Archivio Castellani, Milano, con il n. 63-032.

Per quest’ opera si appronta una Certificazione fotografica dell’Archivio Castellani, erstellt.

Provenienza:
Motivi d’Arte, Torino (sul retro timbro).
Notizie Arte Contemporanea, Torino (sul retro timbro).
Collezione privata, Italia.

Esposizioni:
Torino, Enrico Castellani, Notizie Arte Contemporanea, gennaio - febbraio 1965, catalogo della mostra F73B 1957.

Dopo i suoi studi di pittura, scultura e architettura in Belgio, Castellani tornò in Italia e a Milano entrò in contatto con gli artisti dell’avanguardia italiana, Piero Manzoni, Lucio Fontana e Agostino Bonalumi, conobbe Yves Klein e artisti del movimento tedesco- ZERO, Heinz Mack, Otto Piene e Günther Uecker. Le “Abendausstellungen“di Düsseldorf del 1957-58 di questi artisti hanno grande influenza su di lui. Nel 1958 egli entra a far parte del Movimento Arte Nucleare, al quale appartengono anche Manzoni, Fontana, e Bonalumi. Manzoni e Castellani fondano insieme nel 1959 la Galleria Azimut e l’omonima rivista. Idea centrale e fine degli artisti di Azimut era che non fosse compito dell’arte imitare qualcosa, che ogni opera non rinvia che a se stessa e contiene la propria realtà e autenticità. In questo periodo Enrico Castellani realizza il primo quadro-rilievo della serie Superficie Nera, con il quale egli pone le basi del suo principio artistico dell’estroflessione. Dei chiodi che egli preme dal retro contro la tela, la fanno sollevare creando una superficie in rilievo. Attraverso gli innalzamenti della tela egli modula strutture plastiche monocrome, che si mettono in relazione con lo spazio e con la luce evocando effetti di luce e ombra. Le tele, come in Superficie nera,restano per lo più monocrome.