(Nolde, Schleswig, 1867– Seebüll 1956 ) Herbstabend (Sera autunnale), intorno al 1930, firmato Nolde, acquerello con penna e inchiostro nero su carta giapponese, cm 20, 4 x 23, 9, in cornice, (PP)

Questo acquerello è registrato nella fondazione Nolde Stiftung Seebüll.

Certificato fotografico:
Stiftung Seebüll Ada e Emil Nolde, prof. dott. Manfred Reuther, Seebüll, 30 gennaio 2013 .

Provenienza:
galleria Rudolf Probst, Mannheim,
collezione Levy, Basilea (ivi acquistato nel 1954),
gli eredi.

Nonostante i tanti viaggi e la sua fantasia che trascendeva le frontiere e i il tempo, Nolde non sarebbe concepibile senza il riferimento alla sua patria: quella striscia di terra sul mare fra Tondern e il villaggio di Nolde, con Ruttebüll, Utenwarf e Seebüll. Chiunque conosca quel paesaggio lo ritrova nei quadri di Nolde. Persino i colori li riproduce realisticamente: il verde acceso dei prati, il giallo dei campi di colza, il blu scuro dei laghi, dei fiumi e dei canali, e sul paesaggio pianeggiante la luce del cielo sconfinato, che soprattutto in autunno, nelle lunghe ore dell’alba e del crepuscolo, con le nuvole che attraversano il cielo, riluce di una pienezza di colori la cui scala va dal verde pallido al viola scuro e al blu, dal giallo, marrone e arancio al rosso lucente; la luce traduce il tutto in un mare luminoso irreale (come l’acquerello in esame)..
[…] Nolde ha a lungo sperimentato con la tecnica dell’acquerello. Predilige la carta giapponese, su cui si è cimentato per la prima volta nel 1910 per i suoi acquerelli berlinesi. Sceglie carte rigide o morbide, spesse o sottili, i colori i colori vengono applicati “bagnato sul bagnato”, dopo l’essiccatura possono essere ridipinti, alcune zone centrali accentuate, alcuni dettagli sottolineati, talvolta alcune zone cromatiche più ampie sono applicate a partire dal retro.
Nolde affermava di apprezzare soprattutto quando il disegno si sviluppava nell’atto di dipingere, a partire dai colori, quando il disegno e la pittura erano un processo simultaneo. (S. Sabarsky: Malerei des dt. Expressionismus, Vienna 1987)