Jacopo Vignali
(Pratovecchio 1592– Firenze 1664)
Nozze mistiche di santa Caterina d’Alessandria,
olio su tela, cm 82,5 x 67,5, in cornice
Vignali ha ritratto sovente il soggetto qui presentato: una versione del suo periodo giovanile è conservata oggi nell’Eremitage, un’altra versione risale agli anni Cinquanta del Seicento (già Firenze, collezione G. Pratesi). Quest’ultima, insieme ad una terza versione più piccola, attribuita al Vignali, presenta una composizione diversa, meno intima (Stoccolma Auktionsverket, 30 maggio 2007, lotto numero 2421). E’ rimasta uguale la resa delle figure, la raffigurazione dei materiali, la scelta cromatica, la pastosità e la resa della luce. A livello temporale il dipinto si colloca negli anni Trenta o all’inizio degli anni Quaranta del Seicento, ossia in una fase in cui si fece influenzare stilisticamente non tanto dai lavori del suo primo maestro Roselli , ma a livello formale e cromatico dalle opere di Furini e Bilivert.
Dopo essersi formato presso Matteo Rosselli, Vignali si trasferì a Firenze nel 1616, dove nel 1622 s’iscrisse all’Accademia del Disegno e ben presto ottenne incarichi dalla corte granducale e da privati. Nel 1625 partì in viaggio per Roma. Eseguì numerosi quadri ed affreschi per varie chiese di Firenze, dove morì nel 1664.
Ringraziamo la dottoressa Martina Ingendaay che ha esaminato l’opera originale, per averne confermato l’autografia.
Esperto: Dr. Alexander Strasoldo
Dr. Alexander Strasoldo
+43-1-515 60-556
old.masters@dorotheum.com
17.04.2013 - 18:00
- Prezzo realizzato: **
-
EUR 22.260,-
- Stima:
-
EUR 15.000,- a EUR 20.000,-
Jacopo Vignali
(Pratovecchio 1592– Firenze 1664)
Nozze mistiche di santa Caterina d’Alessandria,
olio su tela, cm 82,5 x 67,5, in cornice
Vignali ha ritratto sovente il soggetto qui presentato: una versione del suo periodo giovanile è conservata oggi nell’Eremitage, un’altra versione risale agli anni Cinquanta del Seicento (già Firenze, collezione G. Pratesi). Quest’ultima, insieme ad una terza versione più piccola, attribuita al Vignali, presenta una composizione diversa, meno intima (Stoccolma Auktionsverket, 30 maggio 2007, lotto numero 2421). E’ rimasta uguale la resa delle figure, la raffigurazione dei materiali, la scelta cromatica, la pastosità e la resa della luce. A livello temporale il dipinto si colloca negli anni Trenta o all’inizio degli anni Quaranta del Seicento, ossia in una fase in cui si fece influenzare stilisticamente non tanto dai lavori del suo primo maestro Roselli , ma a livello formale e cromatico dalle opere di Furini e Bilivert.
Dopo essersi formato presso Matteo Rosselli, Vignali si trasferì a Firenze nel 1616, dove nel 1622 s’iscrisse all’Accademia del Disegno e ben presto ottenne incarichi dalla corte granducale e da privati. Nel 1625 partì in viaggio per Roma. Eseguì numerosi quadri ed affreschi per varie chiese di Firenze, dove morì nel 1664.
Ringraziamo la dottoressa Martina Ingendaay che ha esaminato l’opera originale, per averne confermato l’autografia.
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Hotline dell'acquirente
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Asta: | Dipinti antichi |
Tipo d'asta: | Asta in sala |
Data: | 17.04.2013 - 18:00 |
Luogo dell'asta: | Vienna | Palais Dorotheum |
Esposizione: | 06.04. - 17.04.2013 |
** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA
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