(Anversa 1601–1678) La Vergine e il Bambino Gesù in un cartiglio adorno di fiori, olio su tavola, cm 74 x 53, in cornice,

Perizia: dott. Klaus Ertz, gennaio 2010.

Intorno ad una nicchia di pietra dai dettagli architettonici, nella cui apertura troneggia la Vergine con il Bambino Gesù, con la perfezione tecnica per cui viene elogiato Brueghel assembla una grande decorazione floreale in fini velature. I fiori dai grandi petali, così vicini che quasi ci pare di poterli toccare, sono caratteristici dei suoi lavori del quinto decenni del Seicento, afferma il dott. Ertz nella sua perizia. Qui egli si avvicina oltremodo ad analoghe composizioni di Daniel Seghers, restando però sempre differenziabile dalle opere dei suoi contemporanei. Nel complesso le opere di Brueghel di quegli anni ci appaiono più spaziose, più calme e meno miranti all’effetto. Ad esempio Brueghel lascia vuoti gli interstizi fra i mazzi di fiori, mentre Seghers in una sorta di ‘horror vacui’ li riempie sempre di cardi e ramoscelli di rosa. Anche nella Madonna i dettagli sono finemente elaborati, e alcuni elementi della composizione colpiscono per la profondità plastica. Alla decorazione floreale traboccante che emerge sullo sfondo nero nella sua varietà policroma come un gioiello, un membro finora non identificato della bottega di Rubens giustappone una scena severa che già anticipa l’alto barocco ad Anversa. Pertanto il dipinto in oggetto è una preziosa testimonianza della collaborazione fra Brueghel e i suoi colleghi pittori di Anversa. Poiché le fonti non ci consentono che poche deduzioni rispetto all’intensità della collaborazione fra Brueghel e la cerchia rubensiana, il dipinto in oggetto è un’importante dimostrazione della collegialità che regnava fra i grandi maestri fiamminghi.

Perizia: dott. Klaus Ertz, gennaio 2010. Intorno ad una nicchia di pietra dai dettagli architettonici, nella cui apertura troneggia la Vergine con il Bambino Gesù, con la perfezione tecnica per cui viene elogiato Brueghel assembla una grande decorazione