Luigi Amidani
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(Parma 1591 - dopo il 1629) Madonna con Bambino, olio su tavola, 35 x 26,2 cm , senza cornice.
Alcuni caratteri morfologici legano il presente dipinto a molte Madonne di Bartolomeo Schedoni. Questi caratteri ritornano come una costante in molte opere dell'Amidani. Si osservi a tal proposito la Sacra Famiglia (Napoli, Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte; 1610c.); la Santa Croce (Napoli, Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte; 1610c.); la Madonna col Bambino e Santi Antonio Abate e Francesco (Collecchio, San Prospero); la Sacra Famiglia con San Bernardino da Siena (Parma, Galleria Nazionale). Dopo il soggiorno milanese dell'Amidani, riconducibile agli anni 20 del Seicento, si nota nella sua pittura un allontanamento dai modi schedoniani, e un recupero di alcuni stilemi mutuati dagli artisti milanesi. Questo è evidente ad esempio nel panneggio della veste rossa della Vergine. Questo cambiamento nella sua pittura può aiutare nella datazione della tavoletta che si può collocare a metà degli anni '20 del Seicento. Amidani utilizza il lessico schedoniano, nella Vergine e nell'atmosfera di affettuosa e domestica intimità, ma le vesti rigonfie, certe pieghe dei panni, la volumetria accentuata, sembrano preludere alla produzione estrema della serie di tele conservate presso l'Accademia madrilena di San Ferdinando (cfr. M. Pulini, Ancora sulle tracce spagnole di Luigi Amidani, in "Parma per l'arte", N. s. 13-2007, 1, pp. 47-52) Ringraziamo il Dottor Massimo Pulini per aver confermato l'attribuzione.
Esperto: Mark MacDonnell
Mark MacDonnell
+43 1 515 60 403
mark.macdonnell@dorotheum.at
06.10.2009 - 17:00
- Stima:
-
EUR 22.000,- a EUR 28.000,-
Luigi Amidani
(Parma 1591 - dopo il 1629) Madonna con Bambino, olio su tavola, 35 x 26,2 cm , senza cornice.
Alcuni caratteri morfologici legano il presente dipinto a molte Madonne di Bartolomeo Schedoni. Questi caratteri ritornano come una costante in molte opere dell'Amidani. Si osservi a tal proposito la Sacra Famiglia (Napoli, Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte; 1610c.); la Santa Croce (Napoli, Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte; 1610c.); la Madonna col Bambino e Santi Antonio Abate e Francesco (Collecchio, San Prospero); la Sacra Famiglia con San Bernardino da Siena (Parma, Galleria Nazionale). Dopo il soggiorno milanese dell'Amidani, riconducibile agli anni 20 del Seicento, si nota nella sua pittura un allontanamento dai modi schedoniani, e un recupero di alcuni stilemi mutuati dagli artisti milanesi. Questo è evidente ad esempio nel panneggio della veste rossa della Vergine. Questo cambiamento nella sua pittura può aiutare nella datazione della tavoletta che si può collocare a metà degli anni '20 del Seicento. Amidani utilizza il lessico schedoniano, nella Vergine e nell'atmosfera di affettuosa e domestica intimità, ma le vesti rigonfie, certe pieghe dei panni, la volumetria accentuata, sembrano preludere alla produzione estrema della serie di tele conservate presso l'Accademia madrilena di San Ferdinando (cfr. M. Pulini, Ancora sulle tracce spagnole di Luigi Amidani, in "Parma per l'arte", N. s. 13-2007, 1, pp. 47-52) Ringraziamo il Dottor Massimo Pulini per aver confermato l'attribuzione.
Esperto: Mark MacDonnell
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Hotline dell'acquirente
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Asta: | Dipinti antichi |
Tipo d'asta: | Asta in sala |
Data: | 06.10.2009 - 17:00 |
Luogo dell'asta: | Vienna | Palais Dorotheum |
Esposizione: | 26.09. - 06.10.2009 |