Corrado Giaquinto
(Molfetta 1703 - Napoli 1765) Sant'Agnese, olio su tela, cm 48 x 63, in cornice
Provenienza: collezione privata europea. Ringraziamo il professor Nicola Spinosa per aver confermato l'attribuzione. Un'altra versione, quasi identica e delle stesse dimensioni del presente dipinto è stata venduta presso Sotheby's, New York, (28 gennaio 2005, lotto 560, appartenente alla collezione di Lillian Rojtman Berkman). Spinosa osserva che la presente opera è riferibile agli anni avanzati dell'attività dell'artista. Corrado Giaquinto si formò nella bottega di Nicola Maria Rossi (Napoli 1690 - 1758) in ambiente solimenesco. Le sue opere riprendono, infatti, la maniera monumentale di dipingere del maestro e del Giordano. Ricchissima è la sua produzione artistica che esce dai confini geografici italiani per raggiungere le più importanti corti europee. Nel 1727 si trasferì a Roma, dove dipinse alcuni affreschi nella chiesa di San Nicola dei Lorenesi, nei quali dimostra una conoscenza diretta delle decorazioni barocche di Giovanni Battista Gaulli detto Baciccio (Genova 1639 - Roma 1709), di Pietro da Cortona e di Giovanni Lanfranco (Parma, 26 gennaio 1582 - Roma, 30 novembre 1647). Nel 1730 ricevette dal rettore dell'Ara Coeli, padre Josè Maria de Fonseca e d'Evora, la commissione per una tela con Cristo in Croce per Giovanni V, Re di Portogallo. Nel 1733 fu a Torino, su invito dell'architetto Filippo Juvarra, per affrescare Apollo e Dafne e la morte di Adone nella villa della regina. In seguito, tra il 1733 e il 1742 fu nuovamente a Torino, dove lavorò nella Chiesa di santa Teresa e realizzò le storie dell'Eneide nel Palazzo di Moncalieri che oggi è possibile ammirare nel palazzo del Quirinale di Roma. Rientrato a Roma, l'artista eseguì opere di soggetto sacro per alcune chiese e decorò il soffitto di Palazzo Ercolani Borghesi. Nel 1753 si trasferì in Spagna, diventando pittore di corte e direttore dell'Accademia di San Fernando. Durante tale soggiorno decorò la cappella e il Pazzo Reale di Madrid, eseguì numerose tele ma soprattutto lasciò un'impronta indelebile sullo sviluppo della pittura spagnola. Nel 1762 ritornò a Napoli, città nella quale operò negli ultimi anni della sua vita.
Esperto: Mark MacDonnell
Mark MacDonnell
+43 1 515 60 403
mark.macdonnell@dorotheum.at
06.10.2009 - 17:00
- Stima:
-
EUR 30.000,- a EUR 40.000,-
Corrado Giaquinto
(Molfetta 1703 - Napoli 1765) Sant'Agnese, olio su tela, cm 48 x 63, in cornice
Provenienza: collezione privata europea. Ringraziamo il professor Nicola Spinosa per aver confermato l'attribuzione. Un'altra versione, quasi identica e delle stesse dimensioni del presente dipinto è stata venduta presso Sotheby's, New York, (28 gennaio 2005, lotto 560, appartenente alla collezione di Lillian Rojtman Berkman). Spinosa osserva che la presente opera è riferibile agli anni avanzati dell'attività dell'artista. Corrado Giaquinto si formò nella bottega di Nicola Maria Rossi (Napoli 1690 - 1758) in ambiente solimenesco. Le sue opere riprendono, infatti, la maniera monumentale di dipingere del maestro e del Giordano. Ricchissima è la sua produzione artistica che esce dai confini geografici italiani per raggiungere le più importanti corti europee. Nel 1727 si trasferì a Roma, dove dipinse alcuni affreschi nella chiesa di San Nicola dei Lorenesi, nei quali dimostra una conoscenza diretta delle decorazioni barocche di Giovanni Battista Gaulli detto Baciccio (Genova 1639 - Roma 1709), di Pietro da Cortona e di Giovanni Lanfranco (Parma, 26 gennaio 1582 - Roma, 30 novembre 1647). Nel 1730 ricevette dal rettore dell'Ara Coeli, padre Josè Maria de Fonseca e d'Evora, la commissione per una tela con Cristo in Croce per Giovanni V, Re di Portogallo. Nel 1733 fu a Torino, su invito dell'architetto Filippo Juvarra, per affrescare Apollo e Dafne e la morte di Adone nella villa della regina. In seguito, tra il 1733 e il 1742 fu nuovamente a Torino, dove lavorò nella Chiesa di santa Teresa e realizzò le storie dell'Eneide nel Palazzo di Moncalieri che oggi è possibile ammirare nel palazzo del Quirinale di Roma. Rientrato a Roma, l'artista eseguì opere di soggetto sacro per alcune chiese e decorò il soffitto di Palazzo Ercolani Borghesi. Nel 1753 si trasferì in Spagna, diventando pittore di corte e direttore dell'Accademia di San Fernando. Durante tale soggiorno decorò la cappella e il Pazzo Reale di Madrid, eseguì numerose tele ma soprattutto lasciò un'impronta indelebile sullo sviluppo della pittura spagnola. Nel 1762 ritornò a Napoli, città nella quale operò negli ultimi anni della sua vita.
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Asta: | Dipinti antichi |
Tipo d'asta: | Asta in sala |
Data: | 06.10.2009 - 17:00 |
Luogo dell'asta: | Vienna | Palais Dorotheum |
Esposizione: | 26.09. - 06.10.2009 |