Lotto No. 401


Guido Cagnacci


(Santarcangelo di Romagna 1601 - Vienna 1665) Lucrezia, olio su tela, cm 114,5 x 112, antica cornice originale, intagliata, (Wo)

Il presente dipinto corrisponde alla descrizione di un’opera che nel Settecento si trovava presso la galleria del cardinale Tommaso Ruffo a Ferrara. Si tratta di palmi romani 22,34 o cm 111,2 x 89,45, il che corrisponde esattamente alle misure del presente dipinto. “Lucrezia Romana di palmi 4 e 5 con stilo in mano in atto di volersi ferire strappando la propria camicia, dipinta con grande espressione del miglior gusto di Guido Cagnacci quando seguendo ancora i dettami, e gli esempli di Guido Reni, spiccava celebre allievo di tale celebratissima mano.” Esiste di questo dipinto un disegno firmato e datato (“napoli 1762”) di Angelica Kauffmann, che l’artista aveva senz’altro realizzato a partire dall’originale. Il dipinto fu riconosciuto per la prima volta in una perizia di Wilhelm Suida del 24 giugno 1924 come opera autografa di Cagnacci, più precisamente in base alla sua “morbidezza e alla geniale ariosità“ paragonabili a quella della Cleopatra del Cagnacci, conservata nel Kunsthistorisches Museum di Vienna (Catalogo della Pinacoteca 1991, pag. 153, n. 232). Il presente dipinto è stato pubblicato su consiglio di Erich Schleier da Daniele Benati, che lo mette in relazione con l’Assunzione della Maddalena nell’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera. Secondo Benati il dipinto del Dorotheum è una trasposizione assai più monumentale e drammatica del soggetto. Il rapporto con Guido Reni e la Lucrezia di Tiziano, che Cagnacci senza dubbio conosceva, fu inoltre già sottolineato nella descrizione della Lucrezia quando questa ancora si trovava nella galleria del cardinal Ruffo.
Perizia: Wilhelm Suida, 28 giugno 1924 (in fotocopia) come opera autografa di Guido Cagnacci; dott. Daniele Benati, e-mail del 6 gennaio 2007: “Le confermo la mia certezza circa l’assoluta autografia della Lucrezia (presente) di cui mi ha inviato la fotografia. Si tratta di un dipinto di straordinaria qualità e importanza; pertanto, pur non potendo chiederlo in prestito per la mostra del 1993, ne riprodussi la fotografia sul catalogo”.
Bibliografia: Daniele Benati, in: Benati/Bona Castellotti, 1993, pp. 21-22, fig. 13.
Esposto: Rimini, 1993, Guido Cagnacci, cat. riprodotto no. 23; Genève, 2004, Musées d’Art et d’Histoire, “Cléopatre dans le miroir de l’art occidental” (cat. pp. 120/121, riprodotto a colori a pagina intera)
Provenienza: 1920 di proprietà del pittore Albrecht Wöhlermann, Berlino; collezione privata Berlino
Guido Cagnacci fu allievo di Guido Reni, non certo sordo alla lezione caravaggesca e a certi influssi veneti, maturò una pittura di grande vigore e espressività. Le sue grandi composizioni sacre, le moltissime tele allegorico-bibliche profane in cui compaiono splendide, tenere modelle nei panni di Lucrezia (si veda il dipinto presente, di Cleopatra etc.) godono ormai di vasti riconoscimenti critici.


24.04.2007 - 01:00

Prezzo realizzato: **
EUR 1.380.000,-
Stima:
EUR 80.000,- a EUR 120.000,-

Guido Cagnacci


(Santarcangelo di Romagna 1601 - Vienna 1665) Lucrezia, olio su tela, cm 114,5 x 112, antica cornice originale, intagliata, (Wo)

Il presente dipinto corrisponde alla descrizione di un’opera che nel Settecento si trovava presso la galleria del cardinale Tommaso Ruffo a Ferrara. Si tratta di palmi romani 22,34 o cm 111,2 x 89,45, il che corrisponde esattamente alle misure del presente dipinto. “Lucrezia Romana di palmi 4 e 5 con stilo in mano in atto di volersi ferire strappando la propria camicia, dipinta con grande espressione del miglior gusto di Guido Cagnacci quando seguendo ancora i dettami, e gli esempli di Guido Reni, spiccava celebre allievo di tale celebratissima mano.” Esiste di questo dipinto un disegno firmato e datato (“napoli 1762”) di Angelica Kauffmann, che l’artista aveva senz’altro realizzato a partire dall’originale. Il dipinto fu riconosciuto per la prima volta in una perizia di Wilhelm Suida del 24 giugno 1924 come opera autografa di Cagnacci, più precisamente in base alla sua “morbidezza e alla geniale ariosità“ paragonabili a quella della Cleopatra del Cagnacci, conservata nel Kunsthistorisches Museum di Vienna (Catalogo della Pinacoteca 1991, pag. 153, n. 232). Il presente dipinto è stato pubblicato su consiglio di Erich Schleier da Daniele Benati, che lo mette in relazione con l’Assunzione della Maddalena nell’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera. Secondo Benati il dipinto del Dorotheum è una trasposizione assai più monumentale e drammatica del soggetto. Il rapporto con Guido Reni e la Lucrezia di Tiziano, che Cagnacci senza dubbio conosceva, fu inoltre già sottolineato nella descrizione della Lucrezia quando questa ancora si trovava nella galleria del cardinal Ruffo.
Perizia: Wilhelm Suida, 28 giugno 1924 (in fotocopia) come opera autografa di Guido Cagnacci; dott. Daniele Benati, e-mail del 6 gennaio 2007: “Le confermo la mia certezza circa l’assoluta autografia della Lucrezia (presente) di cui mi ha inviato la fotografia. Si tratta di un dipinto di straordinaria qualità e importanza; pertanto, pur non potendo chiederlo in prestito per la mostra del 1993, ne riprodussi la fotografia sul catalogo”.
Bibliografia: Daniele Benati, in: Benati/Bona Castellotti, 1993, pp. 21-22, fig. 13.
Esposto: Rimini, 1993, Guido Cagnacci, cat. riprodotto no. 23; Genève, 2004, Musées d’Art et d’Histoire, “Cléopatre dans le miroir de l’art occidental” (cat. pp. 120/121, riprodotto a colori a pagina intera)
Provenienza: 1920 di proprietà del pittore Albrecht Wöhlermann, Berlino; collezione privata Berlino
Guido Cagnacci fu allievo di Guido Reni, non certo sordo alla lezione caravaggesca e a certi influssi veneti, maturò una pittura di grande vigore e espressività. Le sue grandi composizioni sacre, le moltissime tele allegorico-bibliche profane in cui compaiono splendide, tenere modelle nei panni di Lucrezia (si veda il dipinto presente, di Cleopatra etc.) godono ormai di vasti riconoscimenti critici.



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old.masters@dorotheum.at

+43 1 515 60 403
Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 24.04.2007 - 01:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 17.04. - 24.04.2007


** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA

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