(Saint-Quentin 1886 - 1966 Cannes)
Brocca, chitarra, grande caraffa bianca, 1921, firmato Ozenfant, guazzo e pastello su carta, 52,3 x 42 cm, con cornice

La presente opera sarà inserita con il n. 1921/OP-018 nel supplemento al catalogo ragionato delle opere su carta di Amédée Ozenfant, di prossima pubblicazione, a cura di Pierre Guénégan.

Provenienza:
Galerie Berri-Raspail, Parigi (etichetta sul verso)
già Collezione Zitreen, USA
Berri-Lardy et Cie, Parigi
Collezione privata europea

Questa composizione è influenzata dall’estetica Purista, come fu sviluppata da Amédée Ozenfant e da Le Corbusier nel 1918. Traendo ispirazione dal Cubismo pre-1914, e in particolare dall’interpretazione razionale e distaccata di Juan Gris, questi artisti ne rigettarono l’evoluzione successiva, considerandola troppo decorativa e disordinata. Sentivano che il caos del mondo naturale avrebbe dovuto essere dissipato dai meccanismi organizzatori della mente umana. Questa convinzione divenne un imperativo morale, che Ozenfant e Le Corbusier tentarono di conservare nelle proprie opere.

Ozenfant utilizzò la metafora seguente per descrivere la funzione del pensiero razionale:
“Una lente concentra i raggi solari diffusi, e crea il fuoco convergendoli. Far convergere è raffinare qualcosa in natura, in modo da renderlo più concentrato, compatto, penetrante, intenso: aiuta a facilitare le manifestazioni di quel fenomeno e a renderlo efficace e utile per l’umanità.” L’applicazione di Ozenfant di questo principio in “Brocca, chitarra, grande caraffa bianca” risulta in una composizione lucida e geometrica.
Il Purismo, con il principio del razionale in luogo del decorativo, si colloca al principio di una nuova estetica, che si continuerà ad avvertire nel Funzionalismo.
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