(Genova 1922–1986 Milano)
Il gomitolo, 1961, firmato e datato; firmato, datato e intitolato sul verso, olio su tela, 200 x 300 cm, con cornice

Provenienza:
Galleria d’arte del Naviglio, Milano (etichetta sul verso)
VAF Stiftung, Francoforte sul Meno, n. 657 MART, Museo di Arte Contemporanea di Trento e Rovereto
Collezione privata europea

Esposizioni:
Parigi, Scanavino, ouevres récentes, Galerie Internationale d’Art Contemporaine 1962, catalogo della mostra, n. 9 con riproduz.
Milano, Pittura a Milano dal 1954 al 1964, Palazzo Reale 1964, catalogo della mostra pp. 113–117
Milano, Studio Bellora 1969 Milano, Scanavino, Galleria del Naviglio 1970 Venezia, Scanavino, Centro Internazionale delle Arti e del Costume, Palazzo Grassi, 26 luglio-16 settembre 1973, catalogo della mostra p. 32, n. 12 con riproduz.
Milano, Omaggio a Scanavino, Galleria del Naviglio, 6 ottobre-7 novembre 1988, catalogo della mostra con riproduz.
Mannheim, Kunsthalle 2002
Rovereto, Un secolo di arte italiana. Lo sguardo del collezionista-Opere della Fondazione VAF, MART, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, 2 luglio-20 novembre 2005, catalogo della mostra, p. 207
Graz, Viaggio in Italia Arte Italiana 1960–1990, Neue Galerie Graz am Landesmuseum Joanneum 2008–2009
Rovereto, La magnifica ossessione, MART – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, 26 ottobre 2012 – 6 ottobre 2013

Bibliografia:
G. Graglia Scanavino, C. Pirovano, Scanavino. Catalogo generale, Electa 2000, vol. I, p. 193, n. 1961 42 con riproduz.
D. Ferrari (a cura di), VAF Stiftung. La Collezione. Catalogo generale, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2012, p. 680, VAF. 657 con riproduz.
F. Pola (a cura di), Emilio Scanavino. The tactile sign of the void, Robilant+Voena, Marsilio ed., Londra 2016, n. 41 con riproduz.

[…] La natura sensibile e quasi scontrosa di Emilio Scanavino ha condotto il pittore ad un mondo fantastico in cui ogni cosa è segreta e segretamente allusiva: sulla tela, modulata con grande sottigliezza pittorica in sfumature di grigio, prendono forma fasci di luce ed ombra sui quali il pennello soccorre nervoso per delineare immagini oscure e misteriose. Poiché il reame della nostra vita interiore è esso stesso oscuro e misterioso, ed emerge fiocamente alla coscienza come uno stato di tensione emotiva: queste immagini di Scanavino, solitarie nello spazio infinito, sono gli specchi delle vibrazioni interiori, rivelazioni di segreti movimenti della sua anima, pagine di un diario intimo e privato. [...] Le immagini di Scanavino vivono in questa tensione tra poli opposti, tra l’ansia e la serenità, tra l’ombra e la luce, tra la vitalità e la contemplazione: germinanti fiori di antichi relitti e larve consunte, ragnatele tremule o scheletri, ali di farfalla o di pipistrello...
A. Martini, Galleria del Naviglio, Milano 1961