(nato a Genova nel 1940)
Niente e subito, 2006, 2 forme di plexiglas, 1 carta, 1 matita nera, pezzo unico non numerato, dell’edizione di 6 esemplari (tutti pezzi unici)
Forma A: 120 x 40 x 40 cm
Forma B: 116 x 32 x 32 cm
Carta: 30 x 30 cm

L’opera è registrata presso l’Archivio Giulio Paolini, a cura di Maddalena Disch, e sarà inclusa nel Catalogo Ragionato di prossima pubblicazione.

Si ringrazia Maddalena Disch per la cortese assistenza nella catalogazione del presente lotto.

Provenienza:
Atelier dell’artista;
Marco Noire Contemporary Art, Torino
Galleria Pio Monti, Roma; ivi acquistato dall’attuale proprietario
Collezione privata europea

Esposizioni:
Milano, Giulio Paolini, Gio’ Marconi Gallery, maggio/luglio 2007 (esemplare 2/6)
Bologna, Giulio Paolini, Immacolata Concezione-Senza titolo/Senza Autore, Studio G7, gennaio/marzo 2008 (esemplare 4/6)
Londra, Giulio Paolini, Lisson Gallery, novembre 2008/March 2009 (esemplare 3/6)
Zurigo, Giulio Paolini Aula di Disegno (Happy days), ottobre/novembre (4/6)
Milano, Giulio Paolini-Raccolta di Opere, ArteValori, giugno/luglio 2014, cat. della mostra pp. 28–29 con riproduz. (esemplare 5/6)
Londra, Giulio Paolini, To Be or Not to Be, Whitechapel Gallery, settembre 2014, cat. della mostra p. 141 (esemplare 3/6)
Rivoli, Intenzione manifesta. Il disegno in tutte le sue forme, Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea, ottobre 2014/gennaio 2015, cat. della mostra p. 127 (esemplare 4/6)
Milano, Manifesto-Protagonisti, ArteValori, novembre 2014 (esemplare 5/6)

Bibliografia:
Carte Noir, Noire Editions 1980/2015, Verlag der Buchhandlung Walther König, Colonia 2016 con riproduz.

Due basi di plexiglass inserite una dentro l’altra racchiudono in alto una matita nera, posata sopra la teca interna, e in basso un foglio da disegno.

Il “niente” annunciato nel titolo (mutuato per contrasto dalla locuzione “tutto e subito”) trova la propria immagine nell’immobilità silenziosa del vuoto e della distanza. Nulla avviene, tutto tace.

La matita e il foglio posano inerti, sospesi nell’attesa di un contatto. Il “niente” che dichiaratamente si espone al nostro sguardo e gli strumenti del disegno che occupano il posto dell’oggetto della rappresentazione sottendono una potenzialità latente, che include qualsiasi immagine