(nato a Brooklyn/New York nel 1927)
Yellow Barn, 2009, firmato Katz, olio su tavola, 23 x 30,5 cm, con cornice

Provenienza:
Galerie Burkhard Eikelmann, Düsseldorf
Collezione privata, Renania

Bibliografia:
Galerie Burkhard Eikelmann, Düsseldorf, Alex Katz on Elephant’s Breath - Paintings, Drawings and Cutouts, catalogo della mostra del maggio-giugno 2012, con riproduz. a colori a p. 39

“Il mondo è come sembra... La profondità si nasconde. Dove? In superficie.”
Alex Katz

L’esponente della Pop Art americana Alex Katz si considera uno strumento, il mero esecutore dei suoi lavori, dipinti direttamente dal vero. Nelle sue opere, l’artista vuole registrare un breve attimo di luce, un movimento nel paesaggio, i riflessi sull’acqua, e li cattura sulla superficie. Egli mostra l’“adesso” e cattura la luce. Il suo occhio non si stanca mai di cercare un particolare momento che percepisce, e si trasferisce al braccio dell’artista, alla mano che dipinge l’immagine, e che in definitiva termina nel movimento del pennello. La pennellata è rilassata ed ha un tocco leggero, ed esercita il suo effetto non appena è tracciata. La sua opera rimane comprensibile per l’osservatore. Rinunciando a dettagli superflui, Alex Katz riduce il tema agli elementi essenziali, utilizzando solo poche pennellate. Questa serie di opere venne iniziata già negli anni cinquanta, ed è contraddistinta da piccoli gesti che sussistono senza richiedere un grande sforzo interpretativo. Conta l’impressione complessiva dell’opera: il suo effetto si dispiega sia in prossimità diretta, sia da una maggiore distanza.