(nato a Medellín, Colombia nel 1932; vive e lavora a Parigi e New York)
Uomo seduto, 2000, firmato e datato Botero 00, olio su tela, 39,5 x 31 cm, con cornice

L’opera è accompagnata da conferma scritta dell’artista.
Si ringrazia il Sig. Fernando Botero per avere confermato l’autenticità dell’opera.

Provenienza:
L’artista
Marlborough Gallery, New York
Collezione privata - ivi acquistato nel 2001
Heritage Auctions, California, 24 maggio 2018, lotto 77014
ivi acquistato dall’attuale proprietario

“La pittura di Botero riflette una natura comprensibile, ed è soprattutto una cosa: pittura. Essa non giustifica i propri colori e le proprie forme con una qualche morale o un insieme di princìpi. I suoi riferimenti sono sia il mondo visibile che la tradizione artistica a cui si richiamano tecniche e temi. In un mondo in cui i valori artistici sono in crisi - ora o in futuro essi sono stati, o saranno, tutti messi in discussione e sostituiti da altri in continua e vertiginosa successione - l’opera di Botero, con il suo costante riferimento all’arte del passato, con il suo equilibrio razionale, il suo stile raffinato, la sua visione positiva, unitaria e ottimistica, sgombra da tensioni o timori, con la sua sensualità e il suo umorismo, ma soprattutto con il suo edonismo artistico, serve come appassionata affermazione della pittura in quanto attività che trova la sua giustificazione nel godimento che essa genera ed elargisce, e dimostra la fiducia e la convinzione che la sete di bellezza sia ancora un desiderio legittimo.”

(Trad. dall’inglese: Mario Vargas Llosa: “A Sumptuos Abundance”, in: Fernando Botero, catalogo della mostra, Bank Austria Kunstforum, Vienna, a cura di Evelyn Benesch, Ingrid Brugger, Ostfildern: Hatje Cantz, 2012, p. 32f.)

L’enfasi di Botero sui contorni rotondi e sensuali e il suo tipico ricorso a forme voluminose caratterizzano anche il presente Ritratto di uomo seduto del 2000. Nonostante la delicata precisione dei tratti del viso, Botero non ritrae qui un individuo, ma piuttosto l’archetipo del piccolo uomo. Vestito con un semplice abito marrone, cravatta e cappello, egli siede trasognato con una sigaretta in mano accanto ad un bicchiere di birra - una scena quotidiana priva di dramma, intrisa di piacere ed equanimità. La magia e la potenza espressiva del dipinto di piccolo formato derivano dalla brillantezza pittorica della scala cromatica ad alto contrasto. Le aree nei quattro colori di base rosso, verde, blu e giallo, così come l’abito marrone, sono eseguiti da Botero in un equilibrio tanto emozionante quanto armonioso. L’artista stesso descrive le sue composizioni di colore e forma come “post-astrattismo figurativo”, affermando di prendersi “quasi le stesse libertà degli artisti astratti riguardo al colore e alla forma. Vedo il dipinto a cui sto lavorando innanzitutto come colore. Dispongo i valori cromatici in due dimensioni sulla tela fino a quando quest’ultima non è completamente coperta - quasi come un quadro astratto. Solo in seguito trasformo gli elementi cromatici in forme tridimensionali. Ciò che mi interessa sono i messaggi “dietro” i colori e le linee - in modo analogo a Nicolas Poussin, che descriveva la pittura come un’imitazione di linee e colori su una superficie; il suo scopo dovrebbe essere quello di diffondere piacere.”

(Trad. dall’inglese: Fernando Botero in conversazione con Evelyn Benesch, in: Fernando Botero, catalogo della mostra, Bank Austria Kunstforum, Vienna, a cura di Evelyn Benesch, Ingrid Brugger, Ostfildern: Hatje Cantz, 2012, p. 47)