Lotto No. 586


Gaetano Gandolfi (San Matteo della Decima presso Bologna 1734- Bologna 1802)


Gaetano Gandolfi (San Matteo della Decima presso Bologna 1734- Bologna 1802) - Dipinti antichi

Ritratto di un monaco francescano, olio su tela, cm 40 x 28,5, in cornice

Siamo grati alla professoressa Donatella Biagi Maino per aver confermato l’attribuzione del presente dipinto dopo averlo esaminato dal vivo e per aver proposto una datazione intorno al 1764/65.

Biagi Maino presume che la presente composizione potrebbe essere uno studio dal vivo. La mancanza di attributi iconografici rende tuttavia difficile ogni identificazione univoca.

La postura e la tipologia del volto della presente figura sono simili all’iconologia figurativa di altre composizioni più grandi di Gaetano, ad esempio il San Giuseppe della pala d’altare La Sacra Famiglia e un Vescovo a Bologna (collezione privata, 152 x 230 cm; vedi D. Biagi Maino, Gaetano Gandolfi, Turin 1995, tavola 9, numero 7). La nostra tela è dunque raffrontabile con San Pietro penitente (cm 43 x 37,3, collezione privata, vedi Biagi Maino, op. cit., tavola 12, numero 8) degli inizi del settimo decennio del Settecento e con San Domenico and to the Saint Dominic Dominik (30 x 37cm, attuale luogo di conservazione ignoto; vedi Biagi Maino, op. cit., numero 11, tavola 10;) datato circa 1763.

La presente composizione è caratterizzata da pennellate larghe e da un grande contrasto fra le tonalità chiare, tipico Gaetano, ad esempio nella barba bianca luminosa e il volto rischiarato, e i colori cupi dello sfondo, la tunica e il cappuccio.

17.10.2012 - 18:00

Prezzo realizzato: **
EUR 12.500,-
Stima:
EUR 10.000,- a EUR 15.000,-

Gaetano Gandolfi (San Matteo della Decima presso Bologna 1734- Bologna 1802)


Ritratto di un monaco francescano, olio su tela, cm 40 x 28,5, in cornice

Siamo grati alla professoressa Donatella Biagi Maino per aver confermato l’attribuzione del presente dipinto dopo averlo esaminato dal vivo e per aver proposto una datazione intorno al 1764/65.

Biagi Maino presume che la presente composizione potrebbe essere uno studio dal vivo. La mancanza di attributi iconografici rende tuttavia difficile ogni identificazione univoca.

La postura e la tipologia del volto della presente figura sono simili all’iconologia figurativa di altre composizioni più grandi di Gaetano, ad esempio il San Giuseppe della pala d’altare La Sacra Famiglia e un Vescovo a Bologna (collezione privata, 152 x 230 cm; vedi D. Biagi Maino, Gaetano Gandolfi, Turin 1995, tavola 9, numero 7). La nostra tela è dunque raffrontabile con San Pietro penitente (cm 43 x 37,3, collezione privata, vedi Biagi Maino, op. cit., tavola 12, numero 8) degli inizi del settimo decennio del Settecento e con San Domenico and to the Saint Dominic Dominik (30 x 37cm, attuale luogo di conservazione ignoto; vedi Biagi Maino, op. cit., numero 11, tavola 10;) datato circa 1763.

La presente composizione è caratterizzata da pennellate larghe e da un grande contrasto fra le tonalità chiare, tipico Gaetano, ad esempio nella barba bianca luminosa e il volto rischiarato, e i colori cupi dello sfondo, la tunica e il cappuccio.


Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
old.masters@dorotheum.at

+43 1 515 60 403
Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 17.10.2012 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 06.10. - 17.10.2012


** Prezzo d'acquisto comprensivo di tassa di vendita e IVA

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