Lotto No. 626


Jan Brueghel II (Anversa 1601–1678) e Jan Boeckhorst (Münster/Rees 1604– Anversa 1668)


Jan Brueghel II  (Anversa 1601–1678) e Jan Boeckhorst (Münster/Rees 1604– Anversa 1668) - Dipinti antichi


Ninfe dormienti spiate dai satiri,
olio su tavola, cm 61 x 106, in cornice

Ringraziamo il dottor Klaus Ertz di esser riuscito ad identificare Jan Brueghel II come il pittore che eseguì il paesaggio, i cani e la selvaggina e Jan Boeckhorst come l’autore delle figure. Il dipinto è accompagnato da perizia scritta.

Il presente dipinto è una testimonianza della collaborazione fra i due pittori fiamminghi Jan Brueghel II e Jan Boeckhorst. Il dottor Ertz ritiene che la tavola sia stata dipinta alla fine degli anni Trenta del Seicento ad Anversa, e che i contributi dei due pittori siano di pari dinamismo, animazione e contrasto, per cui il quadro si presenta come un’unità omogenea. Funse da modello del dipinto in esame una raffigurazione delle Ninfe dormienti spiate dai satiri di Jan Brueghel I e Peter Paul Rubens (Parigi, Musée de la Chasse et de la Nature, inv. 68-3-2) in cui la prospettiva abbassata induce l’osservatore ad entrare nel quadro. Ertz descrive il denso affollamento di persone ed animali nella metà inferiore del quadro come una novità. Come su un palcoscenico, i personaggi sono “costruiti” all’interno dello spazio pittorico anteriore, per cui non resta praticamente più spazio per il paesaggio, che invece allarga la scenografia verso il fondo alludendo alla scena sottintesa: la caccia.

I modelli di Jan Boeckhorst si ritrovano in Peter Paul Rubens, Anthony van Dyck e Jakob Jordaens. I corpi animati e possenti dei satiri alludono all’ascendente di Jordaens e del tardo Rubens. Lo stile di Boeckhorst, soprattutto negli anni Trenta del Seicento, è caratterizzato dalla plasticità dei personaggi e dalla forte integrazione delle figure nello spazio.
I cani da caccia di Brueghel II sono anch’essi descritti con giochi di luci ed ombre, ed una fonte di luce immaginaria nella metà sinistra superiore illumina i corpi delle donne, modellando inoltre i corpi atletici dei due satiri. Un cherubino funge da trait d’union fra il gruppo dei corpi muliebri, in complessa torsione, e quello dei cani. Il dipinto è pieno di contrasti: i corpi femminili chiari e i satiri dalla pelle scura, i cani bianchi e neri e quelli bianchi e marroni, le zone più chiare del fogliame degli alberi in primo piano e il bosco cupo.

In questo dipinto si riconosce chiaramente come Breughel II si fosse emancipato da suo padre, com’è evidente nel colorismo del paesaggio, nella pennellata energica, di grande efficacia pittorica, e nella resa sommaria dei dettagli.

Benché le fonti riferiscano di una cooperazione fra i due pittori soltanto a partire dal 1660, è possibile che essi abbiano collaborato già dal 1626. In quell’anno Boeckhorst si trasferì a vivere ad Anversa e un anno prima Jan Brueghel II era rientrato dal suo viaggio in Italia. Ertz raffronta il dipinto in esame con altre composizioni di Jan Brueghel II und Jan Boeckhorst, come le Ninfe di Diana dormono spiate dai satiri (Parigi, Galerie d’Art St. Honoré; Amsterdam, Galerie Watermann 1982) oppure Ninfa, satiro e baccanti con i leopardi (Germania, collezione privata).

17.04.2013 - 18:00

Prezzo realizzato: **
EUR 49.100,-
Stima:
EUR 40.000,- a EUR 60.000,-

Jan Brueghel II (Anversa 1601–1678) e Jan Boeckhorst (Münster/Rees 1604– Anversa 1668)



Ninfe dormienti spiate dai satiri,
olio su tavola, cm 61 x 106, in cornice

Ringraziamo il dottor Klaus Ertz di esser riuscito ad identificare Jan Brueghel II come il pittore che eseguì il paesaggio, i cani e la selvaggina e Jan Boeckhorst come l’autore delle figure. Il dipinto è accompagnato da perizia scritta.

Il presente dipinto è una testimonianza della collaborazione fra i due pittori fiamminghi Jan Brueghel II e Jan Boeckhorst. Il dottor Ertz ritiene che la tavola sia stata dipinta alla fine degli anni Trenta del Seicento ad Anversa, e che i contributi dei due pittori siano di pari dinamismo, animazione e contrasto, per cui il quadro si presenta come un’unità omogenea. Funse da modello del dipinto in esame una raffigurazione delle Ninfe dormienti spiate dai satiri di Jan Brueghel I e Peter Paul Rubens (Parigi, Musée de la Chasse et de la Nature, inv. 68-3-2) in cui la prospettiva abbassata induce l’osservatore ad entrare nel quadro. Ertz descrive il denso affollamento di persone ed animali nella metà inferiore del quadro come una novità. Come su un palcoscenico, i personaggi sono “costruiti” all’interno dello spazio pittorico anteriore, per cui non resta praticamente più spazio per il paesaggio, che invece allarga la scenografia verso il fondo alludendo alla scena sottintesa: la caccia.

I modelli di Jan Boeckhorst si ritrovano in Peter Paul Rubens, Anthony van Dyck e Jakob Jordaens. I corpi animati e possenti dei satiri alludono all’ascendente di Jordaens e del tardo Rubens. Lo stile di Boeckhorst, soprattutto negli anni Trenta del Seicento, è caratterizzato dalla plasticità dei personaggi e dalla forte integrazione delle figure nello spazio.
I cani da caccia di Brueghel II sono anch’essi descritti con giochi di luci ed ombre, ed una fonte di luce immaginaria nella metà sinistra superiore illumina i corpi delle donne, modellando inoltre i corpi atletici dei due satiri. Un cherubino funge da trait d’union fra il gruppo dei corpi muliebri, in complessa torsione, e quello dei cani. Il dipinto è pieno di contrasti: i corpi femminili chiari e i satiri dalla pelle scura, i cani bianchi e neri e quelli bianchi e marroni, le zone più chiare del fogliame degli alberi in primo piano e il bosco cupo.

In questo dipinto si riconosce chiaramente come Breughel II si fosse emancipato da suo padre, com’è evidente nel colorismo del paesaggio, nella pennellata energica, di grande efficacia pittorica, e nella resa sommaria dei dettagli.

Benché le fonti riferiscano di una cooperazione fra i due pittori soltanto a partire dal 1660, è possibile che essi abbiano collaborato già dal 1626. In quell’anno Boeckhorst si trasferì a vivere ad Anversa e un anno prima Jan Brueghel II era rientrato dal suo viaggio in Italia. Ertz raffronta il dipinto in esame con altre composizioni di Jan Brueghel II und Jan Boeckhorst, come le Ninfe di Diana dormono spiate dai satiri (Parigi, Galerie d’Art St. Honoré; Amsterdam, Galerie Watermann 1982) oppure Ninfa, satiro e baccanti con i leopardi (Germania, collezione privata).


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old.masters@dorotheum.at

+43 1 515 60 403
Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 17.04.2013 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 06.04. - 17.04.2013


** Prezzo d'acquisto comprensivo di tassa di vendita e IVA

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