Lotto No. 601


Bartolomeo Passerotti


Bartolomeo Passerotti - Dipinti antichi

(Bologna 1529–1592)
Ritratto di un giovane in guisa di santo,
con iscrizione F. A.,
olio su carta, controfondata su tavola, cm 20,5 x 14,2, in cornice

Provenienza:
collezione privata europea

Siamo grati alla professoressa Angela Ghirardi per aver confermato l’autografia del dipinto in esame in base ad una fotografia. Ghirardi data il dipinto in oggetto agli anni Ottanta del Cinquecento, periodo in cui il Passerotti godeva a Bologna di una posizione preminente fra i pittori.

Quest’opera testimonia l’interesse del Passerotti per una raffigurazione naturalistica, qui evidenziata nella figura di un uomo sconosciuto che ci appare a guisa di santo. L’effetto del quadro è dato dal volto dell’uomo rivolto verso l’osservatore, che esalta il dinamismo della composizione e dimostra, seppur velatamente, l’interesse che rivestiva per Passerotti il ritrarre i suoi modelli in azione, ovvero in movimento. La vitvacità dell’esecuzione e il colorismo chiaro, dalle pennellate sottili nel volto e negli abiti, sono un elemento tipico del pittore. I suoi primi esperimenti nella pittura di genere coincidono presumibilmente con il periodo d’esecuzione del dipinto in oggetto, laddove opere come questa funsero da importante punto d’orientamento per il giovane Annibale Carracci.

Passerotti nacque a Bologna, e nel periodo giovanile si recò due volte in viaggio a Roma. Intorno al 1560 si stabilì a vivere a Bologna, dove fondò la propria bottega. Le sue prime opere documentate che egli eseguì a Bologna mostrano un linguaggio pittorico influenzato da Correggio e dal Parmigianino, e l’interesse anatomico per le figure possenti, che presentano analogie con quelle di Pellegrino Tibaldi. La pittura di Passerotti è un riflesso della sua attiva partecipazione alla vita culturale bolognese nella seconda metà del Cinquecento. La curiosità scientifica del naturalista Ulisse Aldovrandi si rispecchia in ritratti come Il botanico (Roma, Galleria Spada) e Ritratto di famiglia (Vienna, Kunsthistorisches Museum). Il pittore era anche appassionato di arti minori, e fondò un museo per ospitarvi la propria collezione.

17.04.2013 - 18:00

Stima:
EUR 50.000,- a EUR 70.000,-

Bartolomeo Passerotti


(Bologna 1529–1592)
Ritratto di un giovane in guisa di santo,
con iscrizione F. A.,
olio su carta, controfondata su tavola, cm 20,5 x 14,2, in cornice

Provenienza:
collezione privata europea

Siamo grati alla professoressa Angela Ghirardi per aver confermato l’autografia del dipinto in esame in base ad una fotografia. Ghirardi data il dipinto in oggetto agli anni Ottanta del Cinquecento, periodo in cui il Passerotti godeva a Bologna di una posizione preminente fra i pittori.

Quest’opera testimonia l’interesse del Passerotti per una raffigurazione naturalistica, qui evidenziata nella figura di un uomo sconosciuto che ci appare a guisa di santo. L’effetto del quadro è dato dal volto dell’uomo rivolto verso l’osservatore, che esalta il dinamismo della composizione e dimostra, seppur velatamente, l’interesse che rivestiva per Passerotti il ritrarre i suoi modelli in azione, ovvero in movimento. La vitvacità dell’esecuzione e il colorismo chiaro, dalle pennellate sottili nel volto e negli abiti, sono un elemento tipico del pittore. I suoi primi esperimenti nella pittura di genere coincidono presumibilmente con il periodo d’esecuzione del dipinto in oggetto, laddove opere come questa funsero da importante punto d’orientamento per il giovane Annibale Carracci.

Passerotti nacque a Bologna, e nel periodo giovanile si recò due volte in viaggio a Roma. Intorno al 1560 si stabilì a vivere a Bologna, dove fondò la propria bottega. Le sue prime opere documentate che egli eseguì a Bologna mostrano un linguaggio pittorico influenzato da Correggio e dal Parmigianino, e l’interesse anatomico per le figure possenti, che presentano analogie con quelle di Pellegrino Tibaldi. La pittura di Passerotti è un riflesso della sua attiva partecipazione alla vita culturale bolognese nella seconda metà del Cinquecento. La curiosità scientifica del naturalista Ulisse Aldovrandi si rispecchia in ritratti come Il botanico (Roma, Galleria Spada) e Ritratto di famiglia (Vienna, Kunsthistorisches Museum). Il pittore era anche appassionato di arti minori, e fondò un museo per ospitarvi la propria collezione.


Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
old.masters@dorotheum.at

+43 1 515 60 403
Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 17.04.2013 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 06.04. - 17.04.2013