Lot Nr. 94


Bernardo Strozzi


(Genova 1581 - Venezia 1644) und unbekannter toskanischer Maler tätig Anfang 17. Jahrhundert/e ignoto pittore toscano dell’inizio del XVII secolo Großer Tisch mit Stillleben und einer weiblichen Figur/ Grande tavolo con natura morta e figura femminile, Öl auf Leinwand, 131 x 174 cm, gerahmt

Ausstellung: München, Kunsthalle der Hypo-Kulturstiftung, Natura Morta Italiana, tra Cinquecento e Settecento, , 6. Dezember 2002 – 23. Februar 2003, S. 304

Literatur: M. Gregori, Natura Morta Italiana, tra Cinquecento e Settecento, Ausstellungskatalog, Mailand 2002, S. 304

Nach Anna Orlando ist das Stillleben von anderer Hand, während man in der Figur der jungen Frau klar die Handschrift Bernardo Strozzis erkennt. Ebenso von der Hand Strozzis stammen die diametral gegenüberliegenden Sonnenblumen mit ihrer freien, für den Künstler typischen Malweise. Da das Stillleben weder genuesischen noch flämischen Charakter aufweist, ist anzunehmen, dass Strozzi ein an einem anderen Ort ausgeführtes Bild erhielt, um es in Genua fertigzustellen. Möglicherweise entstand es auch während eines Aufenthalts außerhalb seiner Heimatstadt. Die dargestellte Figur weist Merkmale seines frühen Stils auf, vielleicht aus der Zeit um 1615.

Questa grande composizione, a tutt‘oggi inedita, presenta un piano inclinato sul quale sono disposti un pò distanziati l‘uno dall‘altro, diversi elementi di natura morta (frutta, funghi, cacciagione, fiori, ecc.) Sul primo piano di destra, posta di tre quarti illuminata da una luce proviente dalle sue spalle, è la figura di una giovane donna per la quale si può agevolmente riconoscere l’autografia strozzesca. Sull’angolo diametralmente opposto, irrompono nella scena alcuni girasoli, anch’essi dipinti con grande libertà dallo stesso Strozzi. Evidentemente di altra mano è invece la natura morta disposta sulla tavola, eseguita con maggiore meticolosità descrittiva e con una certa ingenuità anche compositiva, del tutto estranea alla maniera del Cappuccio. Non solo, ma vi si riconosce neppure alcun elemento tipico della natura morta genovese o fiamminga, al punto da dover escludere che lo Strozzi sia intervenuto su una tela eseguita a Genova. molto più probabile che si tratti di un inserimento richiestoal pittore a Genova per completare un dipinto eseguito altrove, o durante un suo soggiorno fuori dalla città natale. La figura dello Strozzi presenta i caratteri stilistici del pittore ancora giovane, probabilmente intorno al 1615–1620. L’ignoto autore della natura morta presenta alcune affinità con gli stilemi assai semplificati di Francesco Codino, attivo nell’Italia settentrionale negli anni Venti del Seicento, in particolare in Lombardia. Non sono molto distanti però neppure gli esiti di alcuni pittori di campionari preliminari a nature morte attivi in Toscana o a Roma in quegli stessi anni, così da imporre di lasciare ancora aperta la questione relativa all’esecuzione di questi vegetali. Il dipinto, nel complesso è emblematico dei diversi problemi critici presenti nello studio della natura morta’ (cf. A. Orlando in AA. VV., Natura morta italiana tra Cinquecento e Settecento, catalogo a cura di M. Gregori, Milano 2002, p. 304)

Ausstellung: München, Kunsthalle der Hypo-Kulturstiftung, Natura Morta Italiana, tra Cinquecento e Settecento, , 6. Dezember 2002 – 23. Februar 2003, S. 304 Literatur: M. Gregori, Natura Morta Italiana, tra Cinquecento e Settecento, Ausstellungskatalog

Experte: Mark MacDonnell Mark MacDonnell
+43 1 515 60 403

oldmasters@dorotheum.com

21.04.2010 - 18:00

Schätzwert:
EUR 80.000,- bis EUR 120.000,-

Bernardo Strozzi


(Genova 1581 - Venezia 1644) und unbekannter toskanischer Maler tätig Anfang 17. Jahrhundert/e ignoto pittore toscano dell’inizio del XVII secolo Großer Tisch mit Stillleben und einer weiblichen Figur/ Grande tavolo con natura morta e figura femminile, Öl auf Leinwand, 131 x 174 cm, gerahmt

Ausstellung: München, Kunsthalle der Hypo-Kulturstiftung, Natura Morta Italiana, tra Cinquecento e Settecento, , 6. Dezember 2002 – 23. Februar 2003, S. 304

Literatur: M. Gregori, Natura Morta Italiana, tra Cinquecento e Settecento, Ausstellungskatalog, Mailand 2002, S. 304

Nach Anna Orlando ist das Stillleben von anderer Hand, während man in der Figur der jungen Frau klar die Handschrift Bernardo Strozzis erkennt. Ebenso von der Hand Strozzis stammen die diametral gegenüberliegenden Sonnenblumen mit ihrer freien, für den Künstler typischen Malweise. Da das Stillleben weder genuesischen noch flämischen Charakter aufweist, ist anzunehmen, dass Strozzi ein an einem anderen Ort ausgeführtes Bild erhielt, um es in Genua fertigzustellen. Möglicherweise entstand es auch während eines Aufenthalts außerhalb seiner Heimatstadt. Die dargestellte Figur weist Merkmale seines frühen Stils auf, vielleicht aus der Zeit um 1615.

Questa grande composizione, a tutt‘oggi inedita, presenta un piano inclinato sul quale sono disposti un pò distanziati l‘uno dall‘altro, diversi elementi di natura morta (frutta, funghi, cacciagione, fiori, ecc.) Sul primo piano di destra, posta di tre quarti illuminata da una luce proviente dalle sue spalle, è la figura di una giovane donna per la quale si può agevolmente riconoscere l’autografia strozzesca. Sull’angolo diametralmente opposto, irrompono nella scena alcuni girasoli, anch’essi dipinti con grande libertà dallo stesso Strozzi. Evidentemente di altra mano è invece la natura morta disposta sulla tavola, eseguita con maggiore meticolosità descrittiva e con una certa ingenuità anche compositiva, del tutto estranea alla maniera del Cappuccio. Non solo, ma vi si riconosce neppure alcun elemento tipico della natura morta genovese o fiamminga, al punto da dover escludere che lo Strozzi sia intervenuto su una tela eseguita a Genova. molto più probabile che si tratti di un inserimento richiestoal pittore a Genova per completare un dipinto eseguito altrove, o durante un suo soggiorno fuori dalla città natale. La figura dello Strozzi presenta i caratteri stilistici del pittore ancora giovane, probabilmente intorno al 1615–1620. L’ignoto autore della natura morta presenta alcune affinità con gli stilemi assai semplificati di Francesco Codino, attivo nell’Italia settentrionale negli anni Venti del Seicento, in particolare in Lombardia. Non sono molto distanti però neppure gli esiti di alcuni pittori di campionari preliminari a nature morte attivi in Toscana o a Roma in quegli stessi anni, così da imporre di lasciare ancora aperta la questione relativa all’esecuzione di questi vegetali. Il dipinto, nel complesso è emblematico dei diversi problemi critici presenti nello studio della natura morta’ (cf. A. Orlando in AA. VV., Natura morta italiana tra Cinquecento e Settecento, catalogo a cura di M. Gregori, Milano 2002, p. 304)

Ausstellung: München, Kunsthalle der Hypo-Kulturstiftung, Natura Morta Italiana, tra Cinquecento e Settecento, , 6. Dezember 2002 – 23. Februar 2003, S. 304 Literatur: M. Gregori, Natura Morta Italiana, tra Cinquecento e Settecento, Ausstellungskatalog

Experte: Mark MacDonnell Mark MacDonnell
+43 1 515 60 403

oldmasters@dorotheum.com


Käufer Hotline Mo.-Fr.: 10.00 - 17.00
old.masters@dorotheum.at

+43 1 515 60 403
Auktion: Alte Meister
Auktionstyp: Saalauktion
Datum: 21.04.2010 - 18:00
Auktionsort: Wien | Palais Dorotheum
Besichtigung: 10.04. - 21.04.2010