Lotto No. 569


Gunter Damisch *


Gunter Damisch * - Arte contemporanea II

(Steyr/Alta Austria 1958–2016 Vienna)
“Blaufeldwelten”, sul verso firmato, datato G. Damisch 1996/97 e intitolato, con un bozzetto, olio su tela, 150 x 150 cm, con cornice

Fotografia con la descrizione, con firma dell’artista

Provenienza:
Collezione privata, Italia

Gunter Damisch una volta disse che l’arte ha qualcosa a che fare con il godersi la vita, con il “trasformarsi in vita”. L’artista espresse questo “trasformarsi in vita” e questo godimento dell’arte in diversi modi: dipinti, ceramiche, sculture in alluminio, sculture in bronzo, disegni, fotografie, collage, serigrafie. Damisch descrisse il proprio metodo di lavoro come “principalmente incoerente. Omissione e duplicazione. Camuffamento ed espressione”. L’artista si spinse oltre, dichiarando: “Non mi interessa diventare uno specialista di un qualche genere particolare. Voglio piuttosto adoperare metodi diversi per porre domande.” Ogni volta che un suo dipinto veniva descritto come “letterario”, Damisch correggeva affabilmente questa espressione, dicendo che no, lui non era interessato a raccontare storie. A dire il vero, lui non stava ritraendo il mondo. Era tuttavia un creatore di mondi, che utilizzava le proprie sequenze di colori in pile e grovigli, imbrattando ed escoriando, e che usava i propri flagellati spinati, colorati e macchiati, e le proprie figure a bastoncino per spalancare lo spazio bidimensionale della tela sull’eternità: sull’universo sconosciuto che l’arte ha il dovere di esplorare. L’artista chiamò queste opere Hyazinthsilber Weltflimmerzentrum (Giacinto d’Argento Centro dello Sfarfallio del Mondo) o Leuchtrotsilberwegnetz (Rete di Sentieri Rosso Fluorescente e Argento) o Silber Weltlochfeld Liebeskummercollage (Collage Malato d’Amore del Campo d’Argento Perforato del Mondo). Egli popolò densamente questo universo con esseri viventi che portavano nomi come Nächtliche Blasensteher (Bolle Erte nella Notte), Flämmler des Flimmerns (Il Bruciatore degli Sfarfallii), Beobachter der Weltenfülle (L’Osservatore dell’Abbondanza del Mondo) e Steher (Persone Rette). Permise loro di galleggiare, o persino danzare, sui campi della sua arte. In condizioni di parità, senza un centro, senza un punto medio, riempiendo l’immagine...
Andrea Schurian: Gunter Damisch 1958-2016, Der Standard, 2 maggio 2016

23.11.2017 - 17:00

Prezzo realizzato: **
EUR 30.000,-
Stima:
EUR 14.000,- a EUR 20.000,-

Gunter Damisch *


(Steyr/Alta Austria 1958–2016 Vienna)
“Blaufeldwelten”, sul verso firmato, datato G. Damisch 1996/97 e intitolato, con un bozzetto, olio su tela, 150 x 150 cm, con cornice

Fotografia con la descrizione, con firma dell’artista

Provenienza:
Collezione privata, Italia

Gunter Damisch una volta disse che l’arte ha qualcosa a che fare con il godersi la vita, con il “trasformarsi in vita”. L’artista espresse questo “trasformarsi in vita” e questo godimento dell’arte in diversi modi: dipinti, ceramiche, sculture in alluminio, sculture in bronzo, disegni, fotografie, collage, serigrafie. Damisch descrisse il proprio metodo di lavoro come “principalmente incoerente. Omissione e duplicazione. Camuffamento ed espressione”. L’artista si spinse oltre, dichiarando: “Non mi interessa diventare uno specialista di un qualche genere particolare. Voglio piuttosto adoperare metodi diversi per porre domande.” Ogni volta che un suo dipinto veniva descritto come “letterario”, Damisch correggeva affabilmente questa espressione, dicendo che no, lui non era interessato a raccontare storie. A dire il vero, lui non stava ritraendo il mondo. Era tuttavia un creatore di mondi, che utilizzava le proprie sequenze di colori in pile e grovigli, imbrattando ed escoriando, e che usava i propri flagellati spinati, colorati e macchiati, e le proprie figure a bastoncino per spalancare lo spazio bidimensionale della tela sull’eternità: sull’universo sconosciuto che l’arte ha il dovere di esplorare. L’artista chiamò queste opere Hyazinthsilber Weltflimmerzentrum (Giacinto d’Argento Centro dello Sfarfallio del Mondo) o Leuchtrotsilberwegnetz (Rete di Sentieri Rosso Fluorescente e Argento) o Silber Weltlochfeld Liebeskummercollage (Collage Malato d’Amore del Campo d’Argento Perforato del Mondo). Egli popolò densamente questo universo con esseri viventi che portavano nomi come Nächtliche Blasensteher (Bolle Erte nella Notte), Flämmler des Flimmerns (Il Bruciatore degli Sfarfallii), Beobachter der Weltenfülle (L’Osservatore dell’Abbondanza del Mondo) e Steher (Persone Rette). Permise loro di galleggiare, o persino danzare, sui campi della sua arte. In condizioni di parità, senza un centro, senza un punto medio, riempiendo l’immagine...
Andrea Schurian: Gunter Damisch 1958-2016, Der Standard, 2 maggio 2016


Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at

+43 1 515 60 200
Asta: Arte contemporanea II
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 23.11.2017 - 17:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 11.11. - 23.11.2017


** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA

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