(Anversa 1601–1678)
Paesaggio paradisiaco con il peccato originale,
olio su rame, 27 x 41,5 cm, con cornice

Provenienza:
Belgio, Collezione privata.

Perizia:
dott. Klaus Ertz (settembre 2012).

Il dott. Ertz scrive nella sua perizia: “Lo stato di conservazione di questo quadro si può definire straordinariamente buono. I colori del quadro, il cui denso rilievo è avvertibile al tatto, hanno un effetto radioso e brillante. La loro stesura è densa e pastosa e tipica per la precoce data di relizzazione, poco dopo il ritorno di Jan Brueghel il giovane dal suo viaggio in Italia e il suo subentrare al padre alla guida dell’atelier. [...] Jan Brueghel il giovane, che con giudizio forse un po troppo sommario fu visto durante la sua vita quasi solo come riflesso del padre, mostra in questo Paesaggio paradisiaco come egli sappia portarsi più di qualsiasi altro pittore del suo tempo al livello qualitativo del padre. Alla morte del padre egl ne rileva l’atelier e continua a dipingere fino all’inizio degli anni ’30 nell’inconfondibile stile del genitore. Solo nel periodo successivo egli giunse al suo proprio stile pittoricomche si differenzia nettamente da quello paterno tra l’altro per una ridotta intensità cromatica e per un trattamento meno minuzioso dei dettagli – ma qui in questo Paradiso di alta qualità egli è chiaramente ancora il custode dell’eredità paterna...”. Il qui presente dipinto si ispira secondo Ertz a un “Paesaggio paradisiaco con il peccato originale”di Jan Brueghels I, realizzato nel 1615 che si trova al Hampton Court Palace (cfr. K. Ertz, Jan Brueghel der Ältere, Kritischer Katalog der Gemälde , vol. II, Lingen 2008–2010, cat.-n. 192). Il dipinto del figlio che egli data intorno al 1626 viene comparato da Ertz con queste altre sue opere : 1- “Paesaggio con figure del Paradiso”, Staatliche Museen, Gemäldegalerie, Berlino (verso il 1620); 2-. “Paesaggio paradisiaco con il peccato originale”, Szémüveszéti Muzeum, Budapest (verso il 1620); 3- “Paesaggio paradisiaco con il peccato originale”, Museo del Prado, Madrid (verso il 1626).

Il dipinto è un cospicuo esempio dell’alto valore artistico dell‘ opera di Jan Brueghels il giovane. Klaus Ertz scrive su di lui: “Dopo la morte del padre e il rilevamento del suo atelier egli dipinse opere tecnicamente e pittoricamente perfette , ancor oggi difficilmente distinguibile da quelle del padre. Si può oggi affermare con certezza che fu il figlio il più strenuo continuatore , e al più alto livello, dell’opera paterna”.