Lotto No. 576


SCUOLA Scuola napoletana del Settecento


SCUOLA  Scuola napoletana del Settecento - Dipinti antichi

Veduta del golfo di Napoli dalla baia di Chiaia con la certosa di San Martino, Capodimonte, Castel dell’Ovo e il Vesuvio,
olio su tela, cm 50 x 131,5, in cornice

Provenienza:
collezione privata europea.

Il presente dipinto raffigura una veduta della baia di Napoli vista da ovest, simile alle vedute che conosciamo nei quadri di Tommaso Ruiz o Gabriele Ricciardelli.
Questo punto d’osservazione era amatissimo: spesso le vedute erano accompagnate da un pendant che mostrava il lato opposto della baia, con la Riviera di Chiaia e Posillipo. Il prototipo di questa iconografia può essere identificato nella Veduta della Riviera di Chiaia con il Vesuvio sullo sfondo di Gaspar Butler (Vienna, collezione privata), che fa parte di un ciclo di dipinti eseguiti negli anni Trenta del Settecento per il conte Harrach, che nel 1728-33 fu vicerè di Napoli (cfr. N. Spinosa/ L. di Mauro, Vedute Napoletane del Settecento, Napoli 1996, pag. 52, tavola 15). Il presente dipinto può inoltre essere paragonato a Napoli vista da Posillipo di Jan Ruiz (Napoli, collezione privata; vedi Spinosa 1996, pag. 55, tavola 19; con il dipinto pendant Napoli vista dal Castel dell’Ovo, pag. 55, tavola 20) e la Veduta di Napoli da ovest di Tommaso Ruiz (Napoli, collezione Alisio; vedi Spinosa 1996, pag. 235, ill. 42).

Il vedutismo fu enormemente influenzato da Gaspar van Wittel, che esercitò il suo ascendente su numerosi pittori napoletani e d’oltrefrontiera. La nostra tela colpisce per la resa dettagliata delle figure e degli edifici, che proprio per questo possono essere facilmente identificati.

E’ stata proposta una possibile attribuzione a Gabriele Ricciardelli, attivo a Napoli nella prima metà del Settecento.

17.04.2013 - 18:00

Prezzo realizzato: **
EUR 36.900,-
Stima:
EUR 20.000,- a EUR 30.000,-

SCUOLA Scuola napoletana del Settecento


Veduta del golfo di Napoli dalla baia di Chiaia con la certosa di San Martino, Capodimonte, Castel dell’Ovo e il Vesuvio,
olio su tela, cm 50 x 131,5, in cornice

Provenienza:
collezione privata europea.

Il presente dipinto raffigura una veduta della baia di Napoli vista da ovest, simile alle vedute che conosciamo nei quadri di Tommaso Ruiz o Gabriele Ricciardelli.
Questo punto d’osservazione era amatissimo: spesso le vedute erano accompagnate da un pendant che mostrava il lato opposto della baia, con la Riviera di Chiaia e Posillipo. Il prototipo di questa iconografia può essere identificato nella Veduta della Riviera di Chiaia con il Vesuvio sullo sfondo di Gaspar Butler (Vienna, collezione privata), che fa parte di un ciclo di dipinti eseguiti negli anni Trenta del Settecento per il conte Harrach, che nel 1728-33 fu vicerè di Napoli (cfr. N. Spinosa/ L. di Mauro, Vedute Napoletane del Settecento, Napoli 1996, pag. 52, tavola 15). Il presente dipinto può inoltre essere paragonato a Napoli vista da Posillipo di Jan Ruiz (Napoli, collezione privata; vedi Spinosa 1996, pag. 55, tavola 19; con il dipinto pendant Napoli vista dal Castel dell’Ovo, pag. 55, tavola 20) e la Veduta di Napoli da ovest di Tommaso Ruiz (Napoli, collezione Alisio; vedi Spinosa 1996, pag. 235, ill. 42).

Il vedutismo fu enormemente influenzato da Gaspar van Wittel, che esercitò il suo ascendente su numerosi pittori napoletani e d’oltrefrontiera. La nostra tela colpisce per la resa dettagliata delle figure e degli edifici, che proprio per questo possono essere facilmente identificati.

E’ stata proposta una possibile attribuzione a Gabriele Ricciardelli, attivo a Napoli nella prima metà del Settecento.


Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
old.masters@dorotheum.at

+43 1 515 60 403
Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 17.04.2013 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 06.04. - 17.04.2013


** Prezzo d'acquisto comprensivo di tassa di vendita e IVA

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